Via Paleocapa a Savona, da strada dello struscio a suk a cielo aperto

Una scatola di cartone trasformata in un banchetto per esporre gioielli, orologi e merce varia. La foto è stata scattata ieri mattina alla fine di via Paleocapa  a Savona, ma ritrae una scena di quotidiana realtà. Passeggiando per la centralissima strada capita sempre più spesso di imbattersi in bancarelle improvvisate, con esposta merce di importazione spesso destinata ai turisti. Oggi accanto era anche collocato un frigorifero per la vendita di bevande.

Proprio la parte terminale della strada, un tempo considerata la via dello struscio, che ospitava negozi di marche prestigiose e storiche. "Negli ultimi anni, commenta un anonimo passante, sembra diventata un suk a cielo aperto".
Attività commerciali storiche, che contribuivano a dare prestigio alla strada, hanno lasciato il passo a negozi di oggettistica varia. Che nella maggior parte dei casi vendono prodotti di importazione. Oggetti che si potrebbero trovare a Savona, ma anche a Livorno, Napoli o Taranto.

"Qui non c'è nulla di artigianale o tradizionale, commenta un altro passante. Si potrebbero vendere le le ceramiche di Albisola, i chinotti di Savona, gli amaretti di Sassello. Viviamo in una bella Provincia, ma non la mettiamo in mostra".

La parte terminale di via Paleocapa costituisce però anche l’accesso alla città per le centinaia di turisti che approdano con le navi da crociera in Darsena. Persone che incontrano questo “suk” come biglietto da visita della città. Che non è né bellissimo, tanto meno caratteristico.