Il consigliere regionale della Lega Nord Franco Senarega nei giorni scorsi ha incontrato alcuni rappresentanti del folto gruppo di lavoratori precoci liguri. Dopo aver ascoltato le criticità con cui sono quotidianamente a convivere, è stato presentato dal consigliere leghista un Ordine del Giorno mirato a sostenere e a perorare la loro causa: accedere alla pensione alla soglia dei 41 anni di contributi senza ulteriori requisiti riguardanti l’età anagrafica.
«Non si tratta di un favoritismo – spiega Senarega – ma di un vero e proprio diritto per chi, dopo anni e anni di lavoro, si merita il pensionamento. E’ ora di finirla con giochetti che penalizzano i lavoratori, è ora che il Governo centrale si muova nei loro confronti senza porre assurdi ostacoli. La Lega Nord è da sempre a fianco dei lavoratori precoci e in particolar modo anche a livello nazionale è pronta a sostenere la loro giusta causa».
I lavoratori precoci sono coloro che, avendo iniziato a lavorare in giovane età, hanno già raggiunto la soglia dei 41 anni di contributi e potrebbero, per diritto contributivo accedere alla pensione.
«Nei mesi scorsi – ricorda Senarega - l’Onorevole Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ha presentato il Disegno di Legge n. 857, il quale prevedeva la cosiddetta “quota 41” , ovvero consentire ai lavoratori precoci di accedere alla pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Tale provvedimento non è stato inserito all’interno della Legge di Stabilità per il 2016».
Il consigliere ritiene che una soluzione simile sarebbe utile anche per favorire il ricambio generazionale e permettere, quindi, l’entrata dei giovani nel mondo dei lavoro, diminuendo, in questo modo, anche il tasso di disoccupazione.
«Ho presentato un Ordine del Giorno - conclude - che impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo, affinché vengano prese al più presto misure per permettere ai lavoratori precoci di accedere alla pensione senza ulteriori requisiti riguardanti l’età anagrafica. Il lavoro è un diritto, ma lo è anche la pensione».














