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Al Direttore | 02 aprile 2016, 18:15

ANPI Savona: "Quell’eterno fascismo italiano riscopre l’antico metodo propagandistico delle scritte sui muri"

La lettera di Irma Dematteis, Vicepresidente vicaria A.N.P.I. Provinciale Savona

ANPI Savona: "Quell’eterno fascismo italiano  riscopre l’antico metodo propagandistico delle scritte sui muri"

"E’ l’aratro che  traccia il solco, ma è la spada che lo difende, il celebre slogan" tratto dal discorso di Mussolini del 18 dicembre 1934, in occasione dell’inaugurazione della provincia di Latina, accoglie con una grafica molto vistosa chiunque percorra la strada nazionale che attraversa l’abitato di Roccavignale.     

E così quell’eterno fascismo italiano, come diceva Giorgio Bocca,  riscopre  l’antico  metodo  propagandistico delle scritte sui muri.  

Da anni ormai l’assuefazione, l’indifferenza o peggio la complicità di società civile e istituzioni ha consentito  iniziative che nessun Paese europeo avrebbe permesso:  senza contare le esibizioni di saluti, gagliardetti, e cori fascisti in stadi o riunioni politiche, ricordiamo la costruzione di un mausoleo al criminale di guerra  Rodolfo Graziani  o il progetto di una mostra permanente dedicata a Mussolini  a Predappio – ma,  come dice il sindaco, “per una conoscenza storica più completa”.

Percorrendo la piana del Vercellese, e non solo,  si leggono ancora su vecchie case e cascine scritte dell’epoca fascista  sbiadite dal tempo e dall’abbandono,  in parte illeggibili e che ben   rappresentano  il tramonto definitivo di  quel periodo della nostra storia  e  della sua sciagurata cultura  totalitaria.  Esse   non indignano perché non sono un messaggio per l’oggi e per il futuro.

Invece la scritta  di Roccavignale  non è testimonianza storica, con la sua arrogante ed esibitoria grafica  vuole essere vista e letta per ciò che intendeva e intende  comunicare;  alla base del fascismo, qualsiasi forma esso assuma,  sta la violenza come “valore” che trova la sua massima espressione nella guerra. 

Chi ha voluto ravvivare  o ha accettato quella scritta dovrebbe ricordare che  è stata la lotta partigiana contro il nazifascismo -  a prezzo di  indicibili sofferenze e  sacrifici  di vite umane - a consentirgli  oggi di vivere in un paese libero  e  di avere una Costituzione in cui  un articolo recita. L’Italia ripudia la guerra e,  per questo debito  che tutti noi abbiamo, nessuno dovrebbe permettersi di esibire pubblicamente   gli slogan di  una dittatura responsabile  del  2°  conflitto  mondiale  e delle sue atrocità, lanciando, nel suo piccolo, un messaggio inaccettabile per il futuro.

 

Irma Dematteis

Vicepresidente vicaria A.N.P.I.  Provinciale Savona

 

 


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