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Attualità | 27 aprile 2017, 07:40

Convegno “Santa Maria di Castello sul Priamàr, l’antica Cattedrale di Savona”

Un “ritorno al passato” per costruire il futuro culturale e turistico di Savona

Convegno “Santa Maria di Castello sul Priamàr, l’antica Cattedrale di Savona”

Non è un caso che oggi ,26 aprile 2017, si sia scelto di presentare i risultati dell’ultima campagna di scavi archeologici condotti dalla Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri (IISL), che hanno interessato l’antica Cattedrale di Santa Maria di Castello sul Priamar. Il giorno 26 era uno dei più vicini alla storica data del 23 aprile 1542 nella quale la Cattedrale venne chiusa al pubblico per il volere dell’allora Podestà genovese di Savona. Quest’ultimo inviò un banditore per le strade cittadine affinchè intimasse i savonesi di non recarsi più all’interno della cattedrale, pena la morte. Ma ravvicinata è anche la data del 24 aprile 1605, consacrazione della Cattedrale di Nostra Signora Assunta di Savona, costruita perché l’altra cattedrale sul Priamàr ormai non esisteva più.

 

Il Convegno “Santa Maria di Castello sul Priamàr, l’antica Cattedrale di Savona” organizzato nelle sale del Museo Archeologico è stato un “ritorno al passato” a quelle antiche memorie storiche che spesso vengono dimenticate e trascurate perché non adeguatamente rivalutate.

“Oggi siamo qui per valorizzare una storia a cui, sino ad oggi, pochi hanno il dato doveroso risalto che merita. Siamo convinti che nel Priamàr risieda un grande potenziale in termini culturali e turistici. Non parliamo di archeologia savonese per pochi eletti e appassionati ma di un azione di promozione turistica per la città , dove l’archeologia e la storia passata sono protagoniste.” Così Rinaldo Massucco, Presidente della Consulta Culturale Savonese, descrive l’idea alla base di un progetto culturale di più larghe vedute rispetto ai piani predisposti dall’amministrazione savonese precedente all’odierna, la quale si sta dimostrando più interessata al futuro del Complesso Monumentale e del Museo Archeologico .

Presente al convegno Il vicesindaco architetto Massimo Arecco il quale ha speso parole di stima nei confronti delle campagne di scavo effettuate dall’ IISL: “ Finalmente una nota di speranza nei confronti del Priamàr. Stiamo lavorando per il recupero dell’ex ostello che diverrà una residenza universitaria e nel contempo, se tutto andrà come mi auguro, riceveremo un finanziamento importante di circa un centinaio di migliaia di euro che certamente aiuterà in molte iniziative”.

Relatore del convegno, oltre a Massucco, il Professor Carlo Varaldo, docente di Architettura Medievale dell’Università di Genova, il quale ha illustrato per mezzo di fotografie d’archivio e ricostruzioni storiche a cura dell’Architetto Venturino, la nascita ( 887 ) e la relativa distruzione della Cattedrale (1542) nonché i risultati degli eccezionali ritrovamenti archeologici delle campagne di scavo iniziate nel 1956 con Nino Lamboglia e poi riprese a partire dal 2007 ininterrottamente sino a giungere alla dodicesima campagna di scavo 2016. Campagne alle quali hanno partecipato attivamente gli studenti di Archeologia dell’Università di Genova. In particolare in quest’ultimo scavo, 6 metri per 6 metri, in corrispondenza della zona del piazzale della Cittadella si è individuato il muro laterale destro della cattedrale. Una Scoperta importante poiché questo muro , a differenza di quanto creduto precedentemente, proseguirebbe , per cui la Cattedrale sarebbe molto più ampia di quanto si ritenesse.

Solo un ampliamento su tutti i lati dello scavo potrà chiarire e intercettare la facciata. Ampliamto che si spera di poter eseguire nella tredicesima campagna di Scavo prevista nel corrente anno su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

 

Elisabetta Giusto

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