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Attualità | 08 novembre 2017, 16:30

Riapre il chiosco Campanellino ad Albenga con il progetto "Non uno di meno"

L’assessore Vespo: “Finalmente il 18 novembre la riapertura. Una grande soddisfazione per noi che abbiamo sempre creduto tanto nel progetto e che stiamo portando avanti tante altre iniziative insieme all’Anffas"

Riapre il chiosco Campanellino ad Albenga con il progetto  "Non uno di meno"

Dopo le peripezie, i ricorsi al Tar (vedi articolo) e gli intoppi il 18 novembre riaprirà, finalmente,  il chiosco Campanellino all'interno del parco giochi Peter Pan ad Albenga.

Il chiosco era rimasto chiuso quando la licenza dei precedenti gestori era scaduta e la domanda per il rinnovo della stessa era stata presentata in ritardo.

Nel frattempo il bene era tornato nella disponibilità del comune che aveva pensato di affidarlo all’Anffas per permettere ai ragazzi con sindrome di Down di lavorare a stretto contatto con il pubblico e con i bambini.

Da qui però una serie di ricorsi al Tar e di intoppi che avevano fatto slittare la riapertura, originariamente prevista per agosto a “data da destinarsi”.

Il grande giorno, però sta arrivando ed afferma l’assessore Simona Vespo: “Finalmente il 18 novembre la riapertura del Chiosco Campanellino con il progetto “Non uno di meno”. Una grande soddisfazione per noi che ci abbiamo sempre  creduto tanto e che stiamo portando avanti tante altre iniziative insieme all’Anffas, dall’orto sociale al “Dopo di Noi” e molto altro.”

Proprio sul progetto anche il vicesindaco Riccardo Tomatis aveva affermato : "Abbiamo deciso di affidare il chiosco in comodato d’uso all’Anffas che, in cambio, si occuperà della manutenzione ordinaria dello spazio verde circostante e per agevolare il lavoro dell’associazione nel  primo anno di gestione le utenze saranno gratis e l’associazione potrà quindi operare in una  struttura rimessa a nuovo. Far entrare in contatto i ragazzi con i bimbi che frequentano il parco può costituire un modo per conoscersi e per capire, fin da piccoli, che la disabilità non è un ostacolo né una barriera per i rapporti sociali”.

Mara Cacace

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