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Economia | 26 aprile 2020, 18:30

Alassio, le categorie economiche: "Pronti alla ripartenza, sapremo inventare una città diversa" (VIDEO)

Videointervista con Carlomaria Balzola (AssoRistoBar) e Barbara Porzio (Consorzio Macramé): tanti i temi sul tavolo, dalle concessioni dei dehors, alla pressione fiscale, fino alle incertezze sugli eventi

Alassio, le categorie economiche: "Pronti alla ripartenza, sapremo inventare una città diversa" (VIDEO)

Una nota da parte di AssoRistoBar, associazione dei pubblici esercizi di Alassio, per esaminare con lucidità una "ripartenza" ormai imminente.

A seguito di costanti riunioni via Skype, che hanno contato la presenza di un elevato numero di associati, commenta il direttivo di AssoRistoBar: "La nostra Associazione con grande attenzione è vicina allo straordinario esempio che stanno dando i Proprietari delle attività commerciali di Alassio.

Con grande attenzione predispongono in essere tutte quelle accortezze per farsi trovare pronti quando terminerà il periodo di chiusura vincolata: la sanificazione degli ambienti e l’acquisto di presidi sanitari, fanno capire quanto sia forte la volontà di ripartire con grande sicurezza e attenzione a questa emergenza sanitaria.

Un Problema che affligge in maniera importante i Pubblici Esercizi sono i canoni di locazione commerciali.

Ben consapevoli che questo è un rapporto tra privati, è indispensabile però sensibilizzare i proprietari dei muri affinchè si vadano a creare sempre confronti sereni, attenti e lungimiranti nel pieno rispetto dei vincoli contrattuali.

A tal proposito abbiamo inviato una lettera al Vice Sindaco di Alassio al fine di farsi portavoce di questa attenzione particolare in questo momento. Ripetiamo non ha nessun valore vincolante ma bensì una sensibilizzazione dovuta al momento fortemente negativo attuale e reputiamo che una presa di posizione simbolica da parte del primo cittadino possa essere propedeutica a creare sinergie e non frizioni.

Invitiamo anche l’amministrazione a valutare esempi virtuosi, come ad esempio quelli del comune di Bordighera. Dove hanno deciso, stanziando 38 mila euro, di abbonare due mensilità di imu a quei locatori che effettuano una riduzione sul canone di affitto agli inquilini nelle mensilità in cui è stata imposta la chiusura agli esercizi. Questo creerebbe situazioni positive e di grande attenzione del territorio.

Ci siamo fatti portavoce di richiedere delle posticipazioni delle tasse comunali in scadenza nel periodo di emergenza sanitaria, lo spostamento della pubblicità ( icp) e del suolo pubblico ( cosap) almeno oltre la stagione estiva, sperando vivamente che la scadenza di queste imposte venga portata nei mesi di conclusione dell’anno.

Allo stesso tempo chiediamo che seguendo un principio di impossibilità di utilizzare il servizio non ci venga richiesto il costo dello stesso. In sostanza chiediamo che venga detratto dall’annualità dell’imposta, il periodo dove i nostri esercizi sono stati chiusi impedendoci di utilizzare i servizi. Questa nostra richiesta vale con particolare attenzione verso due tasse comunali come la tari ( rifiuti ) ed il cosap ( suolo pubblico ).

Oltre a porre l’attenzione sugli interventi fiscali che reputiamo debbano essere valutati con grande scrupolo, ci facciamo portavoce di richieste pratiche per riuscire a favorire il lavoro delle attività nel pieno rispetto delle nuove direttive di protocolli di distanziamento.

Per questo, seguendo l’esempio di Confcommercio che già si è mossa chiedendo parere preventivo all’Anci, chiediamo all’Amministrazione Comunale che valuti la possibilità di permettere alle attività che occupano suolo pubblico di ampliare lo spazio occupato senza alcun aumento sulla tassazione e alle attività che non occupano in questo momento suolo pubblico di poterlo fare, tutto questo anche in aree non direttamente prospicenti la propria attività e relativamente in un tempo corretto per uscire da questa crisi. Questa richiesta, in un’ottica di assoluto rispetto delle norme e della verifica da parte degli organi di controllo della fattibilità, è motivata dal fatto:

  1. poter garantire delle distanze che impediscano assembramenti non perdendo sedute.

  2. tutelare le attività che si troverebbero costrette ad una diminuzione di capienza e di lavoro, pur mantenendo i costi come se fossero a pieno regime

  3. Garantire assunzione di personale, mantenendo un numero di sedute regolare.

Queste nostre valutazioni e considerazioni possono davvero aiutare il settore dei Pubblici Esercizi e l’economia turistica della città.

Al momento l’obbiettivo per questa stagione è quello di riuscire a garantire un servizio all’altezza del nome di Alassio e dare possibilità alle imprese di riuscire a passare questa fase di gravissima difficoltà.

Lo sforzo in questo caso deve essere di tutte le parti in causa, altrimenti si rischia davvero di lasciare sole le attività commerciali.

Da parte nostra ci impegniamo con grande attenzione a fare in modo che, seppur tra grandi difficoltà ed incertezze, il settore trainante dei Pubblici esercizi di Alassio, dia sempre un contributo fattivo ed importante all’immagine della nostra città".  

Nella videointervista che segue ne parliamo con Carlomaria Balzola (AssoRistoBar) e Barbara Porzio (Consorzio Macramé):

Alberto Sgarlato

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