ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
ELEZIONI COMUNE DI GARLENDA
ELEZIONI COMUNE DI ALBISOLA
 / Sanità

Sanità | 18 luglio 2020, 15:03

La salute necessita di un ambiente pulito. La rubrica di nutrigenomica di Simona Oberto

La salute necessita di un ambiente pulito. La rubrica di nutrigenomica di Simona Oberto

Vi siete mai chiesti dove vanno a finire tutte le tossine che introducete quotidianamente attraverso ciò che mangiate, respirate e pensate? Del resto non è difficile da comprendere che se viviamo in un ambiente inquinato, anche il nostro organismo nel tempo “si sporca”! E’ vero, il nostro organismo è dotato di sistemi di pulizia e di detossicazione molto potenti, in grado di neutralizzare o almeno ridurre la pericolosità di molte sostanze velenose, sia esogene che endogene, ma se la sua capacità depurativa è superata dalla quantità di tossine introdotte o prodotte, allora nel tempo il nostro corpo inizia a trattenerle, condannandoci a una condizione patologica, molte volte subclinica, chiamata: tossiemia. Per comprendere meglio il concetto di tossiemia proviamo a pensare al nostro corpo: l'anatomia ci racconta che è costituito da organi, sistemi e apparati che lavorano in armonia ed equilibrio per il mantenimento dell’omeostasi. Gli organi sono formati da tessuti, i quali a loro volta sono costituiti da cellule.

La cellula è “l’unità strutturale” degli organismi viventi: ogni organismo vivente è formato da cellule e la sua salute dipende dalla salute delle sue cellule. Questo è un concetto basilare della Nutrigenomica! Le cellule umane, vivono in un ambiente liquido (il sangue e la linfa), assorbono i nutrienti, svolgono le funzioni metaboliche necessarie ed espellono i rifiuti metabolici. Sono proprio il sangue e la linfa che, trasportando nutrimento e ossigeno a tutte le cellule del corpo, ricevono e convogliano, a specifici organi, gli scarti metabolici. Questi scarti devono obbligatoriamente essere espulsi per garantire un buon funzionamento dell'intero sistema corporeo. Il concetto importante che voglio sottolineare è che le cellule, anche se ricevono quotidianamente il nutrimento, sopravvivono solo pochi giorni, se non avviene la rimozione degli scarti metabolici. Nel corso dell’evoluzione gli organismi viventi hanno sviluppato strutture, specializzate all’elaborazione ed eliminazione degli scarti metabolici: gli organi emuntori, indispensabili per mantenere puliti il sangue e la linfa. Se l’organismo non è più in grado di smaltire completamente le tossine, l’ambiente in cui vive la cellula si inquina e le cellule si indeboliscono, deperiscono, invecchiano e muoiono. Ricordiamoci che esiste un livello di tossiemia oltre il quale è impossibile la vita cellulare! Quando si sbilancia il delicato equilibrio tra la formazione di scorie ad opera del processo metabolico e l’eliminazione delle stesse ad opera degli organi emuntori, si attivano altre strategie e meccanismi di emergenza per abbassare il livello di tossiemia.

Queste particolari “strategie di emergenza” si chiamano “malattie”. Anche gli alimenti rilasciano degli “scarti”. Infatti il processo digestivo genera delle “tossine endogene” che, in presenza di una sufficiente energia vitale, una buona digestione e un buon funzionamento degli organi escretori, vengono eliminate senza problemi, al contrario, si potrà verificare una eccessiva ritenzione di sostanze pericolose come: l'acido urico, prodotto dalla degradazione delle proteine, l'acido lattico e il gas carbonico prodotto dalla combustione del glucosio e i corpi chetonici prodotti dalla scissione dei grassi. Tutti questi prodotti di scarto vengono definiti "tossine endogene" perché sono prodotte dall'organismo stesso, a fronte dei suoi processi metabolici vitali. Esistono poi altri tipi di tossine definite “esogene”, perchè introdotte nell'organismo dall'esterno. Pensate alla agricoltura intensiva ricca di pesticidi, concimi chimici, insetticidi; ai terreni avvelenati da falde acquifere contaminate; agli allevamenti intensivi dove molto spesso si fa abuso di antibiotici e ormoni; all'uso indiscriminato di farmaci di sintesi: antiacidi, lassativi, antibiotici e corticosteroidi. Fonte di tossine esogene è anche l'uso di cosmetici con forti componenti chimici o le tinture per capelli, deodoranti, creme e talchi non naturali. E poi ancora l'inquinamento di polveri sottili, il fumo di sigaretta, gli scarichi industriali e delle automobili.

E cosa dire dell'inquinamento acustico: rumori, vibrazioni, ultrasuoni e quello elettromagnetico! Anche l'acqua che beviamo e in cui ci laviamo, a volte, può contenere rifiuti tossici e metalli pesanti. Ma fra tutti forse l'avvelenamento più costante e quindi più pericoloso è quello alimentare: gran parte del nostro cibo è addizionato con sostanze chimiche e povero di micronutrienti importantissimi, come le vitamine e i sali minerali, gli enzimi digestivi, le molecole antiossidanti. In poche parole il nostro organismo ogni giorno deve rapportarsi con una quantità enorme di sostanze pericolose che deve cercare di eliminare costantemente. E poi ci dobbiamo confrontare con tutta la sfera psicoemozionale, oramai lo sapete che la Nutrigenomica parla anche di “tossine mentali”, perchè il nostro mondo psichico è una fonte di tossine endogene, sia di giorno che di notte, con le sue emozioni, i suoi pensieri, i suoi traumi, i suoi dispiaceri, i suoi amori e i suoi desideri. Sempre, un affaticamento, che sia di carattere mentale o fisico, riduce la nostra energia vitale, al punto che l'organismo fatica a mantenersi in equilibrio e quando questa omeostasi viene a mancare allora il corpo, non tollerando tale condizione, cercherà di ristabilire l’equilibrio con una "crisi" o un “lavoro di pulizia”, che noi definiamo malattia. Da millenni, le antiche Medicine Tradizionali si basano sul concetto, molto caro alla Nutrigenomica, che nella maggior parte dei casi, liberando il paziente dalle tossine, i disturbi diminuiscono e le patologie man mano regrediscono. Infatti quando le cellule sono in pieno vigore e attività, perché vivono in un ambiente pulito, la loro funzione di nutrizione e di eliminazione si svolge armoniosamente, ma non appena la loro energia e vitalità si affievolisce a causa dell’ambiente intossicato, i processi di escrezione ed eliminazione vengono compromessi. Ecco perché è così importante avere un sistema linfatico efficiente, un sangue fluido e ben ossigenato e tutti i liquidi corporei puliti. Lo sapevate che all'interno del corpo umano vi sono ben dodici litri di linfa in continuo, seppur lento, movimento.

La linfa, biancastra e lattiginosa, contiene acqua, sali minerali e proteine, e in essa vivono, muoiono e si riproducono la maggior parte delle cellule del corpo umano. Il suo compito è quello di raccogliere i liquidi in eccesso, i prodotti di scarto, i batteri e le cellule morte. Nel suo lungo percorso attraversa alcune ghiandole, dette "linfonodi" dove i rifiuti organici vengono finemente “triturati”. La linfa prosegue il suo viaggio e, superati i linfonodi, si riversa nel sangue che, verrà purificato dai reni e dai polmoni. Se i reni funzionano bene le tossine passeranno nell' urina mentre importanti nutrienti come i sali minerali verranno mantenuti nel sangue. Il movimento della linfa dipende non dal cuore ma esclusivamente dai muscoli, principalmente quelli delle gambe; questi, contraendosi e dilatandosi, creano delle pressioni che forzano la linfa a riversarsi nel sangue. A rimpiazzare la linfa che si è riversata nel sangue provvede la stessa circolazione sanguigna, lasciando filtrare fuori dalle vene e dalle arterie, la quantità d'acqua sufficiente per riequilibrare la situazione. Una linfa che circola male per il poco movimento, oppure troppo intossicata a causa di una alimentazione squilibrata, può creare seri problemi a tutto il sistema corporeo. Poi, come sempre l’organismo deve riparare ai nostri sbagli, e così riversa questi liquidi velenosi nei “tessuti non vitali”, quelli più periferici, per evitare il loro ristagno in prossimità o addirittura all’interno degli organi vitali: cuore, polmoni, intestino, reni. Quindi, una parte finirà nelle articolazioni e nei loro tessuti legamentosi, come la cartilagine mentre una parte resterà in soluzione, e andrà ad imbibire il mesenchima, che è il tessuto che connette tutte le cellule, portando il corpo in una condizione di acidosi, la base di gran parte delle patologie, compreso il cancro.

Ma non basta perché, in presenza di un eccesso di tossine, il ritorno linfatico e venoso diventa insufficiente per il loro giusto smaltimento, di conseguenza per osmosi le tossine cominceranno a trattenere acqua, dando luogo al classico fenomeno della ritenzione idrica. La ritenzione idrica diminuisce la velocità di circolazione nei tessuti adiposi e nei muscoli: come prevedibile conseguenza avremo nel corpo un aumento di cuscinetti di grasso in punti come cosce, natiche, vita, pancia, parte superiore delle braccia o sotto il mento. Molte volte mi capita di seguire e aiutare persone che sono in sovrappeso, non per un eccesso di grasso ma per una ritenzione dei liquidi, con i quali il corpo cerca di diluire le tossine presenti nella linfa per evitare che l'ambiente dove vivono le cellule diventi troppo intossicato e pericoloso. Il risultato finale sarà quindi, non solo un aumento di peso, ma esso sarà accompagnato anche da una alterata digestione (acidità, reflusso, stitichezza, coliche, nausea), una astenia generale, dolori osteoarticolari, cefalea, insonnia, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, ma anche perdita di capelli, invecchiamento precoce cutaneo (macchie, rughe), poca resistenza alla fatica, perdita di massa muscolare.

Voglio concludere spronandovi, come sempre, alla conoscenza del vostro corpo e di ciò che potete fare per aiutarlo a mantenersi in salute. La salute è uno stile di vita fatto di tanti piccoli gesti quotidiani volti al benessere della vostra persona, che dovete imparare a rispettare, nel rispetto dell’ambiente in cui vivete.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium