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Politica | 03 settembre 2020, 14:53

Cengio, la replica di Fabio Poggio al Pd locale: "Raccontare menzogne non è degno di chi vuol rappresentare una parte di società"

"L'accondiscendenza nei confronti dell’amministrazione Dotta è una palese “bufala”. Forse se la segreteria della sezione del PD (si firmano così) avesse avuto il tempo, la voglia e l’interesse reale per il paese partecipando ai consigli comunali se ne sarebbe accorto"

Cengio, la replica di Fabio Poggio al Pd locale: "Raccontare menzogne non è degno di chi vuol rappresentare una parte di società"

"La prima reazione al comunicato inviatomi dalla segreteria del PD di Cengio, ovviamente in forma apocrifa, è stata tra lo stupore e l'ilarità. La lettura del comunicato stampa mi ha invece indignato perché raccontare menzogne non è degno di chi vuol rappresentare una parte di società il progetto della lista “Legati a Cengio”, come tutti sanno, è un progetto apartitico che non ha avuto condizionamenti da nessuno al di fuori dei candidati e che così vuol essere anche oggi. Spiace vedere che qualche politico locale ex amministratore per rivalse personali ha pensato di utilizzare il gruppo di opposizione di Cengio". Si apre così la replica di Fabio Poggio, minoranza del Comune di Cengio, a quanto affermato pubblicamente dalla locale sezione Pd (leggi QUI).

"Osservo che mai nessun contributo fattivo è stato chiesto e tantomeno ricevuto dalla segreteria del PD di Cengio ne da nessun altro partito - prosegue Poggio - L’azione della minoranza c’è stata eccome lo testimoniano le sei interrogazioni e l’interpellanza che sono state fatte in un ottica di contrapposizione e sollecitazione della maggioranza senza, volutamente, mai sconfinare in attacchi personali o polemiche da clima elettorale. Una battaglia importante è stata fatta sul destino delle aree ex Acna su cui la posizione intransigente dell'opposizione si è sentita non solo in comune ma nelle amministrazioni liguri vicine, in quelle piemontesi e nelle sedi Syndial. Non mi ricordo in quell’occasione nessun commento del PD di Cengio, ma anzi una convergenza di obiettivi inaccetabili sul possibile utilizzo del sito per insediarvi un inceneritore, con l’aggiunta dell’idea del carcere. Veramente una rinascita del paese!!! Ma si sa è meglio far polemica sullo spostamento della Fiera di Santa Barbara meno interessi in gioco. A noi importano le questioni serie".

"Sulla rotonda abbiamo fatto una interrogazione il 28 giugno 2020 a cui ovviamente il PD locale non ha dato importanza. Piuttosto del tutto coerentemente, il PD locale, ha dato rilevanza alla successiva interrogazione del consigliere Marazzo (ndr la terza dal suo insediamento) praticamente identica a quella del gruppo di opposizione (di cui fa parte) perché attaccava personalmente il sindaco Dotta chiedendone le dimissioni per incompetenza dal ruolo di assessore ai lavori pubblici. Vorrei ricordare in questo frangente a chi ha la memoria corta e scarsa coerenza ed etica che nell’amministrazione guidata dal compianto sindaco Ezio Billia il sindaco attuale era assessore ai lavori pubblici insieme ad esponenti del PD. Non è questo il nostro atteggiamento e non lo abbiamo promesso a nessuno neppure in campagna elettorale" continua l'esponente della minoranza cengese.

"In merito al ruolo svolto dai componenti della maggioranza precedente che a quanto pare nella fantasia di qualcuno hanno avuto un ruolo fondamentale evidenzio i fatti: Daniela Olivieri si è dimessa nel 2018 , per motivi personali, dopo aver partecipato a due consigli comunali non avendo avuto certamente il tempo di essere propositiva. Massimo Marazzo è subentrato quale terzo candidato escluso dalle elelzioni, dopo la rinuncia di Alessandro Pancini e di Nicolò Garolla. Da allora ha presentato tre interrogazioni personali ed una a nome del gruppo di opposizione in rapporto alle x presentate dal gruppo di opposizione a firma mia come capo gruppo. Andrea Basso, che ha tutta la mia stima ed amicizia, si è dimesso dal ruolo di consigliere comunale e dalla politica per una scelta personale di vita un anno fa, subentrò Andrea Milanesio. Ricordo alla sezione del PD che Andrea Basso si dimise dal ruolo di segretario della sezione di Cengio per partecipare al nostro progetto".

"Quindi sostenere in un comunicato ufficiale che l’azione del gruppo di opposizione è stata realizzata dai consiglieri dell’amministrazione uscente è falso, lo dimostrano i fatti. L'accondiscendenza nei confronti dell’amministrazione Dotta è un a palese “bufala”. Forse se la segreteria della sezione del PD (si firmano così) avesse avuto il tempo, la voglia e l’interesse reale per il paese partecipando ai consigli comunali se ne sarebbe accorto. L’azione dell’opposizione va fatta seriamente, controllando l’operato della maggioranza e cercando di suggerire strade alternative ben sapendo che la minoranza non ha nessun potere decisionale e che sopratutto è inutile, dannoso per il paese ancorchè stupido alimentare il clima di contrapposizione sterile e provocatorio solo per apparire e danneggiare personalmente chi governa".

"Ci dispiace, neppure troppo, se qualcuno pensa che l’odio e il rancore debbano far parte della vita amministrativa: noi non siamo fatti così. In ultimo il mio pubblico, e personale, appoggio per un candidato alle elezioni regionali che stimo si fonda sui principi esposti in campagna elettorale: votare le persone e non eseguire gli ordini di partito, essere sinceri e metterci la faccia, valutare le azioni che aiutano lo concretizzazione delle idee. Alessandro Bozzano non credo sia il candidato suggerito dalla maggioranza del comune di Cengio".

"E’ vero anche che la scelta politica delle regionali non attiene in nessun modo ad una visione unitaria con la maggioranza di centro destra del Comune di Cengio; solo un partito locale ottuso, che non stigmatizza politicamente le dimissioni dalla Lega di mezza giunta comunale, può compiere un errore così banale in questo contesto politico e socio economico. Il consigliere regionale Mauro Righello è stata l’unica voce dalla regione che ci ha informati di delibere e azioni regionali che interessavano le nostre aree, ma non perché avessimo la stessa tessera ma per stima personale che gli rinnovo nella massima trasparenza. Purtroppo le tessere, le appartenenze, gli schieramenti politici non rendono le persone migliori ma le lasciano come sono: le persone reali, concrete e etiche rimangono così a prescindere dalla loro casacca. Per ciò che concerne il sottoscritto, pronto ad accettare critiche serie e non strumentali, rimarrà al suo posto all’opposizione per tutto il mandato elettorale" conclude infine Poggio.

Comunicato Stampa

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