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Eventi | 09 febbraio 2021, 11:25

Lucrezia, la giovanissima pianista finalese che pubblica il suo primo album a soli 13 anni di età

L'artista giovane ma già di talento è seguita dal Maestro genovese Alberto Luppi Musso

Lucrezia, la giovanissima pianista finalese che pubblica il suo primo album a soli 13 anni di età

Sta per uscire l’album di esordio di Lucrezia Ferrara, giovanissima pianista (è soltanto 13enne) che vive a Finale Ligure. Dalla classica di Chopin e di Schubert, alle composizioni originali del pianista genovese Alberto Luppi Musso, che spaziano dal jazz alla milonga, fino al soul e all’r’n’b di Stevie Wonder e al raffinato cantautorato rock-pop di Elton John, Lucrezia, fiera e determinata, è pronta a dimostrare al mondo che la sua espressività tecnica e artistica può contare davvero tante frecce nel suo arco.

L’abbiamo contattata per un’intervista nella quale Lucrezia “si racconta” a 360°: l’amore per la musica e il pianoforte, il percorso di studi, le passioni e gli interessi.

Partiamo dai primi passi: come è iniziato il rapporto di collaborazione con il compositore genovese Alberto Luppi Musso?

“Ho sempre amato la musica ed il pianoforte è uno strumento che mi ha sempre affascinato. Ho iniziato a studiarlo ma poi ho avuto un attimo in cui mi sono un po’ tirata indietro. Durante la manifestazione finalese Fili & Abbracci ho visto Luppi Musso sul palco e sono rimasta incantata dalla sua performance, non sapevo se dirgli o no che studiavo pianoforte, ero un po’ intimidita… Alla fine glielo ha detto mia mamma. Luppi Musso ha tantissimi giovani e giovanissimi allievi che chiama con affetto ‘i suoi luppini’ e ho deciso che ero pronta per diventare una ‘luppina’ anche io. E mi dedico allo studio dalle due alle tre ore giornaliere”.

Come è avvenuta la scelta dei brani che confluiranno nell’album?

“Con il Maestro abbiamo valutato insieme le esecuzioni nelle quali rendevo meglio, ma soprattutto quelle che piacevano di più a entrambi”.

E a proposito di “piacere”, se tu dovessi riassumere le tue coordinate musicali?

“Prima di suonare ascoltavo cose molto leggere, tra cui certe cose che oggi non saprei nemmeno se definirei musica. Ma sono sempre stata curiosa, certa musica classica già mi incuriosiva, anche se certamente ho iniziato ad apprezzarla davvero con la guida del mio Maestro. Comunque ho gusti vasti, ascolto un po’ di tutto”.

Aggiunge in merito il Maestro Alberto Luppi Musso: “Le rivisitazioni e gli arrangiamenti sono studiati con l’obiettivo proprio di avvicinare i giovani alla classica, attraverso riletture più moderne e frizzanti. Lucrezia allo strumento ha grandi potenzialità comunicative: ritengo che abbia la possibilità di diventare una grande. Sarà la prossima Hélène Grimaud?”

Oggi, tra i 13enni come te, esiste ancora il concetto di “album” o la musica ormai è soltanto “liquida”?

“Impossibile dirlo, varia tantissimo da persona a persona. Certo, molti ascoltano superficialmente e si è proprio perso un po’ il concetto di musica come arte”.

Sei giovanissima: tra 10 anni come ti immagini? Su un palco o magari laureata, con un camice da dottoressa o dietro una scrivania di un ufficio?

“Sinceramente? Spero su un palco”.

Quando questa situazione di emergenza sanitaria sarà finita, hai già dei progetti per portare live il tuo primo album?

“Il Maestro Luppi Musso è molto sensibile e ponderato, non vuole buttarmi su un palco in modo precipitoso, questo lo apprezzo molto. Per cui sarà un inizio graduale, eseguirò magari anche solo un brano o due in apertura ai suoi concerti. E non vedo l’ora”.

Redazione

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