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Eventi | 21 maggio 2021, 11:30

“Una torta per Janira”, successo per l'iniziativa dell’Alberghiero di Finale (FOTO e VIDEO)

Dal 18 al 21 maggio consegnate ben 488 opere di pasticceria per finanziare la borsa di studio in memoria della giovane ricordata con affetto e commozione

“Una torta per Janira”, successo per l'iniziativa dell’Alberghiero di Finale (FOTO e VIDEO)

Quattrocentottantotto scatole rosse, elegantemente impilate all’ingresso dell’Istituto per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (IPSSAR) “A. Migliorini” di Finale Ligure. Il rosso è, da anni ormai, diventato il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. E, infatti, questi 488 box contengono altrettante torte di mele renette, decorate con una “J” che emerge tra lo zucchero a velo sulla parte più alta. È la “J” di Janira D’Amato e, come già annunciato su Savonanews, dal 18 al 21 maggio si sono svolte le consegne di queste opere di pasticceria i cui proventi andranno al progetto scolastico di borsa di studio “Una torta per Janira”.

La distribuzione agli acquirenti è stata scaglionata, per giorni e fasce orarie, in modo da evitare ogni forma di assembramento all’ingresso dell’istituto, ed il ritiro si è svolto in modo fluido e senza inconvenienti. Ma almeno per il primo giorno i genitori e il nonno di Janira hanno voluto assistere alle operazioni e consegnare personalmente qualche torta. Sono loro, Rossano e Tiziana, i promotori dell’iniziativa, giunta al suo quarto anno, sempre con successo. La loro Janira è stata studentessa di pasticceria proprio al “Migliorini”, dove ancora oggi è ricordata con affetto e commozione da tutto il corpo docenti. E il suo sogno di portare la sua “arte bianca” sulle navi da crociera è stato spezzato dalle 50 coltellate inferte dall’ex fidanzato, Alessio Alamia.

Rossano e Tiziana avevano espresso nel 2018 allo chef Angelo Barone, docente di cucina ed ex professore proprio della loro figlia Janira, l’idea di una borsa di studio in memoria della ragazza. Le studentesse che sapranno conquistare questo riconoscimento dovranno dimostrare le stesse doti di impegno umano e sociale che Janira D’Amato, milite della Croce Verde Finalborgo, aveva dentro di sé e dovranno dimostrare la loro tenacia nell’avere superato situazioni di vita non facili. La proposta è stata accolta con entusiasmo da tutta la scuola: i docenti, i tecnici di cucina, gli alunni che hanno lavorato sodo accanto ai loro “prof” per preparare le torte, i ragazzi “speciali” della Play Room che hanno contribuito al confezionamento con allegre e colorate decorazioni.

Racconta lo chef Barone: “Lo scorso anno era andata benissimo, con 150 torte vendute. Quest’anno avremmo ritenuto già un ottimo traguardo arrivare a 200, ma le ordinazioni hanno più che raddoppiato le aspettative. Abbiamo fatto preparare le torte soprattutto agli studenti maschi, in modo che questo fosse per loro un insegnamento di vita, non soltanto una esercitazione a scuola”.

Alle parole del docente si affiancano quelle di Rossano e Tiziana, genitori di Janira: “Non vorremmo dimenticare nessuno, ma ringraziamo coralmente tutti quei privati cittadini e tutti quegli enti e associazioni, dalle Pubbliche Assistenze, ai Vigili del Fuoco, alle Polizie Locali di varie località della provincia che, dal 2018, anno della prima edizione, a oggi, con i loro acquisti di torte, hanno permesso di raggiungere questo numero”.

Nella fotogallery di questo servizio si può osservare il momento della consegna, da parte dei genitori di Janira, alla Croce Rossa di Vado Ligure, che ha ordinato 43 torte, e al Distaccamento di Finale Ligure del Corpo dei Vigili del Fuoco, presso il quale lo stesso Rossano D’Amato opera.

Anche la vicepreside, prof. Stefania Arata, è soddisfatta e spiega ai microfoni di Savonanews: “Abbiamo ricevuto e analizzato diverse richieste e, grazie a questa partecipazione e a questo sostegno, pensiamo che forse potremmo riuscire a soddisfarle tutte. Certo, a causa del Covid-19 il momento della consegna non sarà una grande festa come quella che avremmo voluto fare, ma sarà una sobria e misurata cerimonia”.

Nel dettaglio, saranno 13 le studentesse meritevoli di borsa di studio che riceveranno questo riconoscimento il 27 maggio prossimo alle 11.

All’ingresso dell’Alberghiero “Migliorini” si trova una panchina rossa. È una delle sette “panchine antiviolenza” dedicate alla memoria di Janira disseminate nel comprensorio del Ponente Savonese. E ora lo chef Barone sta maturando una nuova idea: accanto alla panchina potrebbe sorgere presto una buca delle lettere, anch’essa rossa. Sarà lì per ospitare i ricordi, i pensieri in libertà, le parole di chi ha conosciuto Janira e le ha voluto bene. E non è da escludere l’ipotesi che, dietro la sicurezza dell’anonimato, qualche donna possa trovare la forza per denunciare, attraverso quella buca delle lettere, il mostro che le sta devastando la vita.

I messaggi dedicati a Janira verranno consegnati ai familiari della ragazza, per tenere sempre vivo e ardente un ricordo e un amore che non si spegnerà mai. Le denunce verranno invece consegnate alle forze dell’ordine sul territorio, che in questi anni hanno saputo sempre più rafforzare, nella nostra provincia, gli spazi e i metodi dedicati alla violenza di genere.

redazione

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