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Speciale elezioni Savona | 09 agosto 2021, 07:50

"Facciamo pulizia": lo slogan della Lega per Savona campeggia anche sui muri

"Epurazione politica", la sporcizia in città o la presenza degli extracomunitari: manifesto elettorale leghista che lascia spazio ad interpretazioni

"Facciamo pulizia": lo slogan della Lega per Savona campeggia anche sui muri

"Il 3 e 4 ottobre facciamo pulizia".

Questa la frase che campeggia in diversi cartelloni elettorali presenti per Savona e che tanto sta facendo discutere negli ultimi giorni. A realizzarlo è la Lega che oltre ad indicare la data del voto per le amministrative del comune capoluogo, si è soffermata sulla parola "pulizia" che può avere più di un significato in città.

Per questo la discussione (e le critiche) non sono mancate. Anche perché il Carroccio fa parte della coalizione di centrodestra a sostegno del candidato Angelo Schirru, cioè composta da esponenti della maggioranza uscente. Quindi il concetto di "epurazione" da chi è presente nell'attuale amministrazione non può essere accostabile, anzi. 

Le frizioni tra gli esponenti del partito di Matteo Salvini e il sindaco Ilaria Caprioglio non sono di certo mancate e la stessa, anche a fronte di un mancato sostegno in questi anni, aveva deciso di fare un passo indietro e non ricandidarsi. Il suo vice Massimo Arecco invece ha deciso proprio di lasciare la Lega proprio perché non ha sentito fiducia da parte dei vertici negli ultimi 5 anni. Quindi due esponenti che hanno deciso di defilarsi, con il concetto di "pulizia politica" che non li tocca neanche di striscio.

Nella giunta sono presenti poi due assessori (il terzo Roberto Levrero non dovrebbe essere della partita viste le critiche interne) Maurizio Scaramuzza e Maria Zunato che saranno proposti in lista, il primo, new entry leghista, probabilmente come capolista e la seconda molto probabilmente vista la candidatura alle regionali.

Andiamo però ad un secondo concetto di pulizia. Quella letterale della città. Nei giorni scorsi Schirru, come pubblicato sui suoi social, sta girando Savona e come detto in più di un'occasione "la pulizia lascia a desiderare, ci metterò la faccia personalmente". Uno "slogan" che in campagna elettorale è giustificato, la città non è di certo pulitissima, però suona strano detto da chi è appoggiato dai partiti che hanno governato il comune. 

La Lega non ha mai fatto mancare le critiche in questi anni su questo tema, anche negli ultimi mesi era "scivolato" sul caso della Cam Srl, società che era nata per contrapporsi ad Ata e al futuro subentro al 49% all'interno della società partecipata di una New Co che avvierà il servizio di raccolta differenziata porta a porta.

Il progetto della Cam aveva trovato l'appoggio della segreteria cittadina della Lega che però aveva creato un vero e proprio scossone nelle file del Carroccio portando alle dimissioni della segretaria cittadina Maria Maione e facendo fare un passo indietro al gruppo comunale.

Terzo concetto. "Pulizia" degli immigrati dalla città? Il concetto parrebbe essere troppo legato ad una convinzione di una Lega di qualche anno fa anche se il motto "prima gli italiani" è più che mai attuale per il partito. Dopo la demolizione di alcune delle baracche abusive al campo nomadi della Fontanassa e l'applicazione del nuovo regolamento, l'assessore alla sicurezza Levrero si era detto soddisfatto perché "in linea con le richieste e le aspettative europee e nazionali che vogliono l’eliminazione di tutti i campi rom perché, troppo spesso, luoghi di degrado socio-sanitario e fonti di pubblica insicurezza".

Aspetto che aveva portato diverse associazioni e quattro famiglie del campo a fare ricorso al Tar perché alcuni aspetti del regolamento erano stati ritenuti da loro preoccupanti ed alcune norme sarebbero in contrasto con le norme europee, italiane e regionale.

Quindi la pulizia intesa potrebbe anche riguardare la presenza di extracomunitari in diverse zone della città, da piazza del Popolo a piazza delle Nazioni.

Il dubbio nel frattempo rimarrà. L'unica certezza è che in città la campagna elettorale è iniziata. 

Luciano Parodi


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