Leggi tutte le notizie di DICA 33 ›

Il Salvadente | 17 marzo 2024, 06:00

Dolci pasquali e sorrisi: come godersi la sorpresa senza “brutte sorprese”

Non sta a me giudicare l’aspetto educativo di queste abitudini, anche se ritengo che vada bene rompere uno o due uova di cioccolato per rispettare la tradizione mentre averne troppe probabilmente fa perdere il piacere dell’attesa e l’emozione della sorpresa

Dolci pasquali e sorrisi: come godersi la sorpresa senza “brutte sorprese”

Cari Lettori, si avvicinano le feste di Pasqua e già da qualche settimana la pubblicità ci invita al consumo di uova di cioccolato e colombe. Soprattutto i più piccoli sono oggetto di campagne martellanti e molti genitori e nonni si sentono in colpa se non assecondano le richieste di figli e nipoti, per cui ci sono bambini che si trovano a rompere decine di uova di cioccolato.

Non sta a me giudicare l’aspetto educativo di queste abitudini, anche se ritengo che vada bene rompere uno o due uova di cioccolato per rispettare la tradizione mentre averne troppe probabilmente fa perdere il piacere dell’attesa e l’emozione della sorpresa.

Per quanto riguarda l’aspetto legato alla salute dei denti ripeto quanto già detto in altri articoli: non esistono cibi “vietati”, la differenza sta nella frequenza in cui li consumiamo: ogni volta che assumiamo del cibo (di qualunque tipo) i batteri che abbiamo in bocca si “alimentano” insieme a noi e producono degli acidi che attaccano i nostri denti. Fortunatamente la nostra saliva è in grado di “riparare i danni”, ma riesce a farlo non più di 5 volte in una giornata.

Avere a disposizione grandi quantità di cioccolata (spesso al latte, molto più ricca di zuccheri che hanno maggior potere cariogeno) può portare a superare facilmente la soglia dei 5 “attacchi acidi” e quindi a creare danni da carie.

Il mio suggerimento ai genitori è di stabilire a priori quale quantità di cioccolato i loro figli possano mangiare e distribuirla alla fine dei normali pasti (colazione, merenda del mattino, pranzo, merenda pomeridiana e cena) evitando di proporre qualunque cibo o bevanda diversa dall’acqua negli intervalli. Sono buone abitudini che i bambini imparano facilmente se anche i grandi danno il buon esempio e che, insieme a regolari controlli di prevenzione, possono consentire a tutti di diventare “grandi” senza conoscere cosa sia la carie.

Ovviamente tutto ciò va ben spiegato anche a nonni e babysitter, per evitare che vanifichino l’impegno profuso dai genitori…

Se avete dubbi o domande sugli argomenti che tratto per voi, potete visitare il sito www.ildentistadeibambini.it o scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it : risponderò privatamente e, se la domanda sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium