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Politica | 02 luglio 2025, 15:39

Rigassificatore, il M5S al ministro Pichetto-Fratin: "Piombino dice via nel 2026? Bucci dice no a Vado, dove verrà ricollocata?"

Presentata un’interrogazione parlamentare dall'onorevole Traversi: "Il Ministero faccia chiarezza, la Liguria non può essere la soluzione"

Rigassificatore, il M5S al ministro Pichetto-Fratin: "Piombino dice via nel 2026? Bucci dice no a Vado, dove verrà ricollocata?"

Dove sarà ricollocata la nave rigassificatrice Italys LNG, ex Golar Tundra, una volta terminato il suo impiego nel porto di Piombino?

La domanda torna d’attualità dopo che, nelle scorse settimane, il sindaco della città toscana e il presidente della Regione hanno ribadito l’impegno preso con il Governo: l’impianto dovrà lasciare Piombino entro luglio 2026. Posizione alla quale aveva peraltro replicato il governatore ligure Bucci "allontanando" metaforicamente l'ipotesi Vado Ligure.

A sollevare la questione, depositando un’interrogazione parlamentare, è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Roberto Traversi, chiedendo al Ministero dell’Ambiente di fare chiarezza sul percorso autorizzativo e sulle intenzioni future.

“Ricordiamo solo noi che l’ex governatore Toti aveva offerto la Liguria su un piatto d’argento al Governo proprio per evitare alla premier Meloni un bel mal di pancia politico, indicando Vado Ligure quale alternativa al porto toscano? E ricordiamo solo noi che, in piena campagna elettorale e preso atto del malcontento savonese, Bucci aveva giurato che la nave non sarebbe mai approdata in Liguria?”. A domandarselo è non solo l'onorevole Traversi, ma anche il capogruppo in Regione Liguria dei pentastellati Stefano Giordano.

Nella nota congiunta, i due esponenti del M5S contestano anche il mancato sostegno della maggioranza regionale a un ordine del giorno presentato al penultimo Consiglio regionale per ribadire il no alla metaniera: “Riteniamo inaccettabile che la maggioranza non abbia voluto firmare l’ordine del giorno fuori sacco presentato per impegnare la Regione a dare seguito agli impegni assunti il 7 gennaio 2025 con la mozione che aveva confermato l’opposizione al trasferimento. E per queste ragioni, auspichiamo che la Regione mantenga gli impegni presi e che il Ministero dell’ambiente fornisca precisi chiarimenti in merito al percorso autorizzativo previsto dalla normativa vigente per lo spostamento della nave”.

A rendere ancora più incerta la questione, le osservazioni dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che lo scorso marzo ha definito lo spostamento dell’impianto troppo oneroso, suggerendo di sospendere la valutazione e i relativi riconoscimenti tariffari. Anche il presidente di Confindustria Toscana si è espresso contro l’ipotesi di delocalizzazione, preferendo piuttosto puntare su interventi di mitigazione e sul potenziamento delle infrastrutture locali.

“A fronte di queste considerazioni - prosegue Traversi - chiedo allora al Ministro competente se non è il caso di adottare iniziative di competenza affinché le scelte relative al luogo, ai tempi e alle modalità di costruzione di un nuovo impianto o di ricollocazione di un impianto esistente siano condivise con i territori su cui ricadono tali scelte”.

“Bucci - dichiara infine Giordano - aveva garantito che il Golar Tundra non sarebbe mai approdato in Liguria. Tenga fede alla promessa fatta agli elettori e faccia tramontare definitivamente l’ipotesi ligure. Anzi, con la sua Giunta dica chiaramente quali atti concreti ha adottato per scongiurare l'arrivo della metaniera a Vado”.

Redazione

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