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| 07 gennaio 2012, 07:00

Il Parco Archeologico di San Lorenzino a Orco Feglino

1 – L’altura di San Lorenzino (foto Marco Panizza)

1 – L’altura di San Lorenzino (foto Marco Panizza)

A pochi chilometri dalla costa, nel primo entroterra del Finalese, si trova un angolo di Liguria dove storia e natura s’incontrano dando origine ad un paesaggio incantevole e ricco di sorprese. È l’altura di San Lorenzino, a Orco Feglino, oggi sede di un piccolo ma interessantissimo parco archeologico, posto ai margini di un territorio ancora incontaminato.  L’area archeologica è collocata su un rilievo naturalmente protetto da alte pareti rocciose, in una posizione strategica per il controllo delle vie di comunicazione, ubicata all’interno di un Sito d’Interesse Comunitario (SIC) e dell’Area Protetta Provinciale “Finalese”.

Visitandola si possono cogliere le strutture del Castello di Orco, un insediamento difeso citato in un diploma imperiale del 1162, ma sicuramente di più antiche origini, pervenutoci nel suo stato originario. Non avendo conosciuto l’evoluzione dei tipici manieri medioevali, dotati di articolate opere in muratura, le sue difese erano principalmente costituite dai naturali strapiombi rocciosi e da palizzate in legno poste sui versanti più accessibili.
Le strutture militari vennero abbandonate intorno alla fine del XV secolo e del castello medioevale rimangono oggi solo alcuni elementi essenziali: la base di una grande torre sul culmine dell’altura, tratti di cortine murarie e la bellissima Chiesa di San Lorenzino, con gli affreschi e il campanile del XV secolo. Sono inoltre visibili gli interessanti ruderi di alcune abitazioni risalenti al XV secolo e di un edificio di culto del XVI secolo, detto l’Oratorio.
L’area riveste anche un grande interesse anche da un punto di vista naturalistico, per la presenza di alcune rare specie botaniche, come la Campanula a foglie uguali e il Dente di leone di Finale, e per la possibilità di osservare la ricca avifauna presente nella zona, in particolare rapaci, tra cui il Falco pellegrino ed il Gufo reale. Dal punto di vista geomorfologico, sono da segnalare le forme legate al carsismo e gli affioramenti della Pietra di Finale.

COME VISITARLO

L’altura di San Lorenzino si trova nel Comune di Orco Feglino (SV), a pochi chilometri dai caselli autostradali di Orco Feglino (uscita solo in direzione Ventimiglia) e di Finale Ligure.
L’accesso al Parco Archeologico avviene attraverso un sentiero che si dirama dal Percorso Attrezzato delle Palestre di Roccia, un itinerario escursionistico che collega la zona di Monte Cucco a Boragni. Tale diramazione è raggiungibile a piedi o dal Centro Visite (provenendo da ovest), o dalla borgata di San Lorenzino (provenendo da est), in questo caso con un percorso più breve e meno scosceso.
Sia il Centro Visite che la borgata di San Lorenzino sono a loro volta raggiungibili con l’automobile dalla strada provinciale Finalborgo - Orco; il Centro Visite (recentemente realizzato ma non ancora operativo) ha una sua area parcheggio utilizzabile, mentre per la borgata di San Lorenzino è consigliabile parcheggiare nella vicina località Costa.  
Una volta imboccato il percorso di visita, esso ci conduce in breve tempo sulla sommità del piccolo rilievo, attraverso un suggestivo tracciato che si snoda tra una ricca vegetazione, pareti e lastroni rocciosi, offrendo scorci panoramici di rara bellezza sulle valli sottostanti.
Un’apposita cartellonistica illustra i principali manufatti presenti.

L’Oratorio è la prima struttura che si incontra salendo lungo il percorso di visita, in prossimità di un lastrone affiorante di Pietra di Finale.
Le indagini archeologiche hanno confermato la sua destinazione a luogo di culto: si tratta di un edificio con un’unica aula a pianta rettangolare e vano absidale con volta a crociera, al cui centro si conservano i resti di un altare. Una panca in muratura corre alla base dei muri perimetrali.
L’edificio, databile al XVI secolo, ha subito numerosi interventi edilizi, tra cui la sostituzione dell’originario tetto ligneo a due spioventi con volte in muratura.
Dopo il parziale crollo della copertura e dei muri laterali dell’aula, la struttura fu utilizzata come ricovero per gli animali fino ad epoca recente.

Proseguendo verso la sommità dell’altura, il percorso costeggia superiormente un rudere di una struttura abitativa che recenti indagini archeologiche hanno datato al XV secolo. Il muro perimetrale orientale è caratterizzato da una interessante tessitura muraria in elementi lapidei, sbozzati nella faccia a vista, disposti a filari regolari.
Poco più a est, si incontrano i ruderi di un’altra abitazione e, ancora poco oltre, si giunge ai piedi del terrapieno su cui è poggiata la chiesa di San Lorenzino: qui è possibile osservare le tracce di un’imponente cortina muraria facente parte del sistema difensivo originario.

Il monumento più suggestivo è senz’altro la bellissima Chiesa di San Lorenzino che costituiva un elemento essenziale del castello. È costituita da un’unica aula rettangolare con abside poligonale, impostata su un gradone roccioso strapiombante. Nelle sue forme attuali risulta databile al XV secolo; analoga datazione è attribuibile al campanile con bifore in laterizi. Questa attribuzione cronologica trova conferma in alcuni affreschi devozionali esistenti all’interno, sulla parete meridionale, riferibili alla seconda metà del Quattrocento.
Nella facciata sono collocati alcuni elementi lapidei di reimpiego tra cui una croce in Pietra di Finale. Questi elementi dovevano essere originariamente inseriti nel precedente edificio romanico, citato in un atto del marchese Enrico II Del Carretto del 1195.

Dal piazzale antistante la chiesa si inerpica il sentiero che porta alla torre, collocata sulla sommità del rilievo. Salendo si incontra dapprima la cisterna che serviva per la raccolta dell’acqua, ancora in buono stato di conservazione, e la cortina muraria che sostiene il ripiano su cui è collocata la torre.
Essa costituisce una tipica costruzione militare di XII-XIII secolo: in questa fase le difese dell’altura erano impostate su questa grande torre a base quadrata che controllava dall’alto la piana di Feglino e il fondovalle di Cornei.
Della struttura originaria si conserva oggi solo la base e tratti di della cortina muraria.

Il Parco Archeologico non è delimitato da alcuna recinzione ed è accessibile a chiunque in tutti i periodi dell’anno.
La cartellonistica presente consente una visita autonoma ma, per godere appieno di tutte le meraviglie che questo straordinario sito riserva, è comunque più opportuno farsi accompagnare da una guida specializzata.  
Per informazioni al riguardo è consigliabile rivolgersi al Museo Archeologico del Finale, ubicato nei Chiostri di S. Caterina a Finalborgo (tel.: 019 690020 - www.museoarcheofinale.it).



PER SAPERNE DI PIÙ


BESIO G. B. N. 1968, I castelli del Savonese, Savona, p. 50.

COLMUTO ZANELLA G. 1972, Orco Feglino – loc. S. Lorenzino Castello, in I castelli della Liguria, vol. II, Genova, p. 353.

LAMBOGLIA N. 1970, I monumenti medioevali della Liguria di ponente, Torino, p. 132.

LAMBOGLIA N, SILLA G. A. 1951, I monumenti del Finale, Bordighera, pp. 64-65.

MURIALDO G. 1992, Archeologia ed evoluzione del territorio tra età tardo-antica e medioevo nella Liguria di Ponente: l’incastellamento nel Finale, in Le strutture del territorio fra Piemonte e Liguria dal X al XVIII secolo, a cura di A Corsetto, Carcare, 15 luglio 1990, Cuneo, pp. 35-62.

MURIALDO G. 2000, La riorganizzazione signorile del territorio tra XII e XIII secolo: incastellamento e decastellamento nel Finale, a cura di F. Benente, Rapallo, 26 aprile 1997, Bordighera, pp. 101-129.

PALAZZI P. 2006-2007, Parco archeologico di San Lorenzino (Orco Feglino), da: Bulgarelli F., Del Lucchese A., Gervasini L. (eds.), 2010, Archeologia in Liguria, n.s., vol. II - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, De Ferrari ed., Genova.

GROSSI R. (in corso di pubblicazione), San Lorenzino e il Sentiero attrezzato delle Palestre di Roccia di Orco Feglino.

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