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Attualità | 01 marzo 2015, 18:30

Reefer vertenza conclusa? I lavoratori possono stare tranquilli?

"Si sta applicando la tecnica del carciofo, togliendo uno strato alla volta ai lavoratori i loro diritti e i loro benefici per ridurli all’osso, contando sul fatto che, per il timore di non riuscire a conservare il proprio posto di lavoro sia accettata qualunque condizione” afferma il segretario CGIL Ghiso.

Reefer vertenza conclusa? I lavoratori possono stare tranquilli?

Si è conclusa con 35 lavoratori rimasti fuori dall’azienda la vertenza Reefer.

Lavoratori che, speravano,di riuscire ad essere ricollocati all’interno di altre realtà all’interno del Portom ma che oggi vedono sempre più a rischio questa speranza.

Spiega Ghiso (CGIL) “Con una visione, forse poso rivolta al futuro, sono stati accettati alcune condizioni sulla base di una speranza: la piattaforma Maersk che avrebbe permesso di ricollocare alcuni lavoratori. Un progetto che si pensava di concludere nel 2016, data già slittata al 2017, ma i lavoratori ci arriveranno a quella data attraverso la mobilità e le proprie risorse? Forse no!”.

Continua poi “Sentir parlare Miazza e Piccardo di un Porto in crescita fa piacere, ma sembra più un’operazione commerciale. Se le cose vanno così bene, come mai vengono lasciati a casa così tanti lavoratori? Quali sono le risposte concrete date?”.

Non solo, infatti, le preoccupazioni sono rivolte anche a coloro che sono rimasti all’interno della società “Sta cambiando l’intero sistema Portuale, il futuro non sarà più con il pellettato, con i bancali, ma sarà con i container pertanto saranno necessarie ancora meno persone. Il rischio dunque è che si siano accettati dei sacrifici per nulla. Sacrifici non solo per chi è rimasto fuori, ma anche per chi ha accettato dei part time per il timore di essere licenziato”.

La tecnica del carciofo, spiegano i sindacalisti, che porta a togliere ai lavoratori, ad ogni passaggio, uno strato, una foglia.

Conclude Ghiso “Ciò porta alla perdita progressiva di tutte quelle garanzie per le quali abbiamo molto lottato. Verrà meno la tutela del lavoro e della sicurezza, i diritti delle persone portate per paura ad accettare qualunque condizione. Un prezzo troppo alto che non porta a nulla. Proprio per questo noi continueremo a lottare a fianco dei lavoratori”.

  

 

Mara Cacace

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