Cibo a chilometro zero e alla “maniera” tradizionale per i bimbi dell’asilo comunale di Roccavignale.. Per l’anno scolastico 2015-2016 verrà infatti riattivata la vecchia cucina dell’istituto, utilizzata sinora come refettorio.
Una decisione presa dall’amministrazione cittadina lo scorso anno, a seguito di un fatto curioso. Tra le pietanze previste per il pranzo c’era infatti il pollo, venti cosce per ventidue bambini. “Vengo a scoprire questa cosa, spiega il sindaco Amedeo Fracchia, e chiedo spiegazioni all’incaricato della mensa scolastica che mi spiega che la grammatura prevista era quella e che quindi si dovevano creare due porzioni da quelle esistenti”.
Da qui nasce l’idea di riaprire la cucina dismessa dell’asilo, e non farsi così più portare il cibo, per preparare direttamente i pasti. Dopo il sopralluogo dell’Asl, che ha accertato che erano presenti le condizioni igienico sanitarie necessarie, parte l’iter amministrativo. “Facciamo una variazione di bilancio, spiega il primo cittadino, e poi una gara d’appalto dalla quale risulta vincitrice la Prixmart di Roccavignale per la fornitura dell’attrezzature”.
Vengono così acquistati con circa diecimila euro di fondi la canna fumaria, i fuochi, gli armadi, una lavastoviglie e lavatrice e un carrello per tenere i cibi al caldo a bagnomaria. Una parte dei soldi vengono anche raccolti chiedendo ai cittadini di devolvere il cinque per mille.
“Per la refezione, spiega il sindaco, abbiamo chiesto a cinque aziende specializzate, già operanti nel settore scolastico, di presentare un’offerta. Dopo aver valutato la migliore, sceglieremo chi si occuperà di preparare i pasti nella nostra cucina rinnovata, Sembra banale dirlo, ma abbiamo deciso di tornare alla vecchia maniera e di preparare da mangiare in casa”.