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Politica | 21 luglio 2017, 09:55

Pietra Ligure, consiglio comunale deserto. Carrara si appella all'intervento del Prefetto

La Lista Civica dei Pietresi e il Movimento 5 Stelle chiedono lo scioglimento del consiglio

Pietra Ligure, consiglio comunale deserto. Carrara si appella all'intervento del Prefetto

Le cose sono andate esattamente come pronosticava Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, nelle sue dichiarazioni di ieri (leggi QUI): il consiglio comunale in programma ieri a Pietra Ligure è saltato e, pertanto, la sua lista di minoranza, con il sostegno di Annalisa Di Luca (subentrata a Cutturini come capogruppo del Movimento 5 Stelle) chiede, oltre alla convocazione urgente di un'altra seduta, anche lo scioglimento da parte del Prefetto del Consiglio Comunale.

Nella richiesta protocollata in Comune si legge: “I sottoscritti Consiglieri Comunali, Mario Carrara, Annalisa Di Luca, Maurizio Novara, Nicola Seppone, avendo preso atto che la seduta del Consiglio Comunale del 20 Luglio 2017, ore 17, non si è tenuta per mancanza del numero legale, viste le assenze dei Consiglieri Comunali della maggioranza, pur se solo formalmente giustificate, i quali, ancora una volta, con la loro assenza non consentono il dibattito su temi ed argomenti proposti dall'opposizione; non consentendo, contestualmente, la funzionalità dell'istituzione Consiglio Comunale, chiedono che venga convocata al più presto, e, comunque, nei termini di legge, una riunione del Consiglio Comunale, in seconda convocazione”.

Prosegue l’atto protocollato: “Alla luce di quanto accaduto, per tutelare il diritto delle minoranze affinché vengano convocati Consigli Comunali nei termini di Legge e, quindi, discusse le argomentazioni dalle stesse minoranze proposte, ci rivolgeremo al Prefetto di Savona per chiedergli di valutare lo scioglimento del Consiglio Comunale vista la reiterata sua "non funzionalità", sia logistica che soprattutto democratica, rilevato che non si ha riscontro alcuno che una tale violazione delle regole democratiche si verifichi in nessun altro luogo; in subordine, gli verrà chiesto di intervenire affinché le convocazioni dei Consigli Comunali siano seguite dall'effettiva riunione dei Consigli stessi. Ciò nella considerazione che, seppure spetti ad un quinto dei Consiglieri il diritto alla "richiesta" alla Convocazione del Consiglio, è pur vero che pertiene, invece, al Presidente del Consiglio – quindi alla Maggioranza – la scelta del giorno tra i venti entro i quali convocare il Consiglio, per cui le "assenze", pur se, solo formalmente, giustificate, appaiono, invece, strumentali al sabotaggio dell'effettivo svolgimento della riunione consiliare, quindi in violazione grave della legge e dei più elementari princípi democratici”.

Redazione

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