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Economia | 16 settembre 2019, 07:15

Conti correnti: al via i controlli con l’Evasometro 2019

Inutile sottolineare che stiamo parlando di una vera e propria piaga del nostro paese: l'evasione fiscale

Conti correnti: al via i controlli con l’Evasometro 2019

L’Italia è la prima in Europa per evasione fiscale. I miliardi di euro sono 190,9, stando a quanto dice la statistica di The Tax Research LLP. Si tratta di una cifra in crescita che non soltanto sottolinea un comportamento reiterato, ma anche che tutte le manovre messe in campo dai governi che si sono succeduti hanno avuto pochi risultati, anzi praticamente nulli.

Inutile sottolineare che stiamo parlando di una vera e propria piaga del nostro paese che si dimostra uno zoccolo duro, un qualcosa che ormai sembra radicato nel pensiero comune. A seguirci in questa classifica ci sono la Germania al secondo posto con 125,1 miliardi di euro e la Francia con 117, 9 miliardi al terzo posto. Non siamo soli, certo, ma la nostra situazione, stando ai numeri, è ancora la più accentuata.

Parte così l’Evasometro 2019, il nuovo strumento di controllo sviluppato dall’Agenzia delle Entrate che ha l’obiettivo ben preciso di individuare i possibili evasori fiscali tra i privati cittadini avviando una serie di controlli incrociati. Questa manovra dovrebbe, almeno in teoria, rendere più semplice l’individuazione dell’evasione fiscale tra gli italiani, sempre troppo furbi quando si tratta di sostenere spese di questo genere. A dimostrarlo sono i numeri.

Come funziona

Gli italiani fanno molta attenzione alla scelta del conto corrente per evitare spese inutili. Se si è alla ricerca di uno conto sarà utile leggere qui per trovare informazioni utili e per non sbagliare.

Sì, risparmiare è sicuramente l’obiettivo di ognuno, l’unica differenza è che molti tendono a farlo anche quando si tratta di spese obbligatorie, quelle che devono essere sostenute per legge. Da qui nasce la piaga dell’evasione fiscale, che oggi si cerca di arginare con l’Evasometro, strumento che era già stato ideato nel 2012 con il Governo Monti (al tempo si chiamava Risparmiometro) ma che trova soltanto oggi la sua effettiva applicazione.

Queso strumento si basa in primis su controlli dei conto correnti degli italiani che metteranno a confronto le dichiarazioni dei redditi con le spese sostenute, in modo da poter individuare potenziali evasori fiscali. Ciò è possibile grazie a un algoritmo ben preciso di cui, per ovvie ragioni, non si conoscono i meccanismi specifici, che analizzerà con rapidità i conti correnti e i dati delle dichiarazioni dei redditi che vengono comunicate anno per anno.

Oltre al controllo di entrate e uscite sul conto corrente, analisi a dir poco preziosa, ci sono anche altri elementi da tener presenti come la giacenza media sul conto di ogni contribuente.

In questo modo sarà più semplice e rapido trovare chi non rispetta la legge in fatto di fisco.

Cosa c’è da sapere

L’Evasometro va ad aggiungersi al più vecchio Redditometro che è stato sospeso con il Decreto Dignità lo scorso anno. In realtà questo è ancora valido per gli anni arretrati fino al 2015.

Secondo le stime, gli strumenti attivi contro l’evasione fiscale in Italia dovrebbero garantire allo Stato di recuperare tra i 10 e i 15 miliardi di euro all’anno, cifre che ad oggi sono potenzialmente sottratte allo Stato. Motivo per cui grazie a questo nuovo strumento si potrà avere una più precisa visione riguardo all’evasione fiscale in Italia.




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