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Sanità | 31 maggio 2015, 11:00

31 maggio, oggi è la "Giornata per la donazione degli organi"

Gli organi che si possono prelevare sono i reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni

31 maggio, oggi è la "Giornata per la donazione degli organi"

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha stabilito con un apposito decreto che quella di oggi, domenica 31 maggio, sia la "Giornata per la donazione degli organi", invitando le amministrazioni pubbliche ad assumere e sostenere, nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a favorire l'informazione e la promozione della donazione di organi finalizzata al trapianto, come disciplinata dalle vigenti disposizioni.

Quello della donazione degli organi è, da sempre, un argomento molto delicato, una questione molto più complessa che va oltre quel divario che c'è tra chi è favore e chi non lo è. É un viaggio che va intrapreso con cautela e tatto perché è pur sempre umano sognare che un nostro caro, in qualche modo, prosegua nella quotidianità di un'altra persona, ma che tuttavia non è reale.
Sono stati scritti libri, raccontate storie e girati film di fantasia sull’argomento. Ma appunto, è solo fantasia. Tuttavia resta una questione molto delicata e della quale si dovrebbe conoscere la verità e non aggrapparsi a quello che potrebbero essere i nostri desideri. Quando un organo viene trapiantato è sempre forte la tentazione di sapere da dove possa provenire la donazione, magari chi sia stato il salvatore, e soprattutto per alcune famiglie, in qualche modo, cercano di scoprire chi fosse il ricevente, con la speranza di trovare il proseguimento del proprio caro in esso.

Non essendo ancora stato applicato il principio del silenzio assenso in quanto dall’aprile del 1999 (data della legge che lo prevede) non è stata ancora costituita un’anagrafe informatizzata dei cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale che permetta la notifica ad ogni cittadino, da parte di un Pubblico Ufficiale, di un modulo per la dichiarazione di volontà in cui si informa lo stesso che, in mancanza di una esplicita dichiarazione, si presume il consenso alla donazione, a disposizione di quanti vogliano fare questo gesto di estrema generosità ed importanza viene offerta la possibilità di dichiarare validamente la propria volontà portando sempre con se il tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio 2000 o registrando la propria decisione presso gli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali e degli Uffici Anagrafe dei Comuni, mettendo per scritto la propria su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma o la tessera o l’atto olografo dell’A.I.D.O.

In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. L’opposizione non è consentita se dai documenti personali di cui sopra o dalle dichiarazioni depositate presso le ASL di appartenenza, risulta che il soggetto abbia espresso volontà favorevole al prelievo di organi e tessuti. Il prelievo non ha luogo se viene presentata una dichiarazione del potenziale donatore, contraria alla donazione, successiva alla precedente dichiarazione favorevole.

Il trapianto è un’efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi o tessuti del corpo umano e che non sono curabili in altro modo.

Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni il trapianto consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun’ altra terapia è in grado di garantire. Non tutti i pazienti che necessitano di trapianto però possono riceverlo a causa dello scarso numero di donatori. Nel 2012, ad esempio, sono stati eseguiti 1.589 trapianti di rene a fronte di una lista di attesa di 6.731 pazienti.

Gli organi che si possono prelevare sono i reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni. Essi vengono prelevati nelle sale operatorie degli ospedali accreditati dalla Regione o dal Ministero, da équipes medico-chirurgiche che operano nel più grande rispetto del corpo del defunto. Dopo il prelievo, il corpo del defunto è a disposizione dei congiunti per le procedure relative alla sepoltura.

Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti selezionati tra tutti quelli iscritti in lista di attesa. La selezione del ricevente è effettuata in base a criteri oggettivi e trasparenti (compatibilità clinica ed immunologica) che favoriscono la massima riuscita del trapianto. I tessuti prelevati possono essere conservati in banche appositamente attrezzate prima di essere utilizzati sul ricevente.

Quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte cerebrale, stato definitivo e irreversibile. L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di tre medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo) diversi da chi ha constatato per primo la morte e indipendenti dall’équipe che effettuerà il prelievo e trapianto. Questi medici accertano la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore.

I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (emorragia, trauma cranico, aneurisma e altro) o di un prolungato arresto cardiaco, accertato tramite elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell'attività cerebrale.

In presenza di malattie infettive trasmissibili, l’idoneità dell’organo al trapianto è scrupolosamente valutata dai medici con specifici esami. In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica la utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.

S.O.

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