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| 27 luglio 2015, 19:30

Deposito bitume a Savona, il sindaco Berruti: "Aspettiamo risposte per fermare il progetto", ma non firma la petizione

Domani nuova discussione sul sito di stoccaggio in sede di Consiglio comunale, Milena Debenedetti e Andreino Delfino del Movimento 5 Stelle presentano un’interpellanza

Deposito bitume a Savona, il sindaco Berruti: "Aspettiamo risposte per fermare il progetto", ma non firma la petizione

"Aspettiamo risposte per fermare il progetto e non credo che l’iter autorizzativo si possa considerare concluso". A parlare è il sindaco di Savona, Federico Berruti riguardo il deposito di bitume in porto. Del progetto se ne è parlato ieri nel corso del dibattito politico alla “Festa di Liberazione” presso il Circolo Milleluci nel quale il primo cittadino è stato ospite con l’assessore Jorg Costantino e il consigliere capogruppo di Rifondazione Comunista Franco Zunino.

Sulla vicenda il sindaco ha chiarito la posizione del Comune, secondo il quale “qualcosa non ha funzionato nella procedura”.  E afferma: “Mi chiedo come sia stato possibile che non sia stata richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale”. Il primo cittadino lo scorso 7 luglio si è espresso in una nota indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico, alla Regione Liguria, alla Provincia di Savona e all’Autorità Portuale, prendendo le distanze dal progetto e definendolo “incompatibile con il nuovo percorso di sviluppo economico a vocazione turistica della città”.

Riguardo alle contestazione mosse dai quattro consiglieri comunali Daniela Pongiglione (Noi per Savona – Verdi), Milena Debenedetti (Movimento 5 Stelle), Giampiero Aschiero (API) e Carlo Frumento (Gruppo Misto) che hanno sollevato il problema con un’interpellanza, il sindaco si è espresso sul rischio di emissioni odorigene del bitume e sulla collocazione del deposito. “Il rischio di emissioni pericolose e odori è storia recente. Infatti, durante il procedimento amministrativo non era stato previsto questo sentore e non si era parlato del rischio di emissioni odorigene. Peraltro bisogna mantenere prudenza sul fatto che il sito sia così vicino al centro città e ad un’area di alta importanza turistica con l’arrivo dei crocieristi”.

E precisa il primo cittadino sul progetto: “Siamo favorevoli a nuovi insediamenti commerciali in porto, però questi devono essere compatibili con la vocazione che ha intrapreso questa città, cioè quella turistica. Quindi adesso attendiamo una risposta da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e dagli enti competenti”.

Domani pomeriggio in sede di Consiglio Comunale si parlerà nuovamente del deposito di bitume con un’interpellanza presentata dai consiglieri Milena Debenedetti e Andreino Delfino del Movimento 5 Stelle.

Il M5S parla di un grave pericolo: “Il bitume caldo emette sostanze pericolose e a contatto con l’acqua provoca violente esplosioni. Ci sarà un odore nauseante facilmente percettibile fino a oltre 3 km di distanza, inoltre ci sarà un grave pericolo per la viabilità, oltre trenta camion attraverseranno ogni giorno una zona già densamente traffica”.

"Il bitume è una sostanza derivata dal petrolio che viene conservato, trasportato e lavorato ad alte temperature per essere reso fluido - affermano dal M5S - Riscaldato emette fumi tra i quali è presente l'acido solfidrico, un gas tossico e infiammabile dalla caratteristica puzza nauseante di uovo marcio. Il bitume riscaldato emette sostanze nocive quali idrocarburi aromatici, idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti (arsenico, cadmio, mercurio, nichel, cromo e berillio). Queste sostanze e questo odore si estenderanno per un raggio di 3 km dal deposito arrivando fino allo stadio Bacigalupo da un lato e fino ad Albisola Superiore dall'altro".

I grillini continuano a sostenere la racconta firme per dire no al progetto del sito di stoccaggio nel porto con il gruppo consiliare "Noi per Savona - Verdi". La raccolta firme cartacea, affiancata dalla petizione on line su Change.org lanciata da Savona Porto Elettrico, è sostenuta dai consiglieri che hanno presentato una interpellanza sull’argomento indirizzata all’amministrazione, Daniela Pongiglione (Noi per Savona), Marilena Debenedetti (M5S), Giampiero Aschiero (Api) e Carlo Frumento (Gruppo Misto).

Il sindaco di Savona Federico Berruti, dopo le polemiche, nonostante abbia manifestato la sua contrarietà al progetto, non avrebbe però firmato la petizione. "Non firmo petizioni, piuttosto le ricevo. Non ho ancora una crisi di identità". Questo quanto da lui affermato nel dibattito di ieri alla “Festa di Liberazione”.

Debora Geido

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