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Politica | 12 settembre 2014, 17:45

Tassa sui rifiuti: a Finale esplode il caso Tari

Ieri in molti hanno ricevuto il bollettino che, all'apparenza, presentava aumenti del 50%: in realtà nel 2013 la Tares veniva pagata in due tranche

Tassa sui rifiuti: a Finale esplode il caso Tari

Amara sorpresa ieri mattina per molti contribuenti di Finale Ligure al momento di aprire la buca delle lettere: sono infatti arrivati i primi bollettini della Tari.

La sorpresa è stata doppia quando hanno scoperto quanto dovevano pagare per smaltire i rifiuti: cifre aumentate in tantissimi casi del 40%, se non  50%. Dal negoziante del centro cittadino, che si è trovato un bollettino dal 2.100 euro, contro i 1.400 del 2013, alla pizzeria che per smaltire i rifiuti deve pagare 1.800 euro.

Da ieri mattina per le vie del paese non si parla d’altro ed in molti si sono recati a chiedere spiegazione presso gli uffici comunali di Finale Ambiente. Quello che però a molti è sfuggito è che la Tari sostituisce la Tares, la vecchia tassa sui rifiuti, che l’anno scorso era stata divisa, per i pagamenti, in due tranche. Sommando quindi i due bollettini del 2013 molti si accorgeranno che l’aumento sì c’è stato, ma comunque contenuto, nell’ordine del 2%- 3%.

Caso diverso invece quello dei contribuenti che si sono ritrovati riportati sul proprio bollettino dati anagrafici diversi, dal codice fiscale all’F24, sino al numero errato di componenti del nucleo famigliare. Diversi hanno già “annunciato battaglia”, anche perché la domanda che si pongono è se la cifra finale sia corretta.

“Avevamo già sollevato dei problemi legati a Finale Ambiente, sottolinea Giovanni Ferrari, nel corso dell’ultimo consiglio comunale. L’amministrazione non può delegare tutto alla Società, ma deve svolgere una funzione di controllo. Se questi poi sono gli annunciati sconti promessi alle attività produttive dall’assessore alle finanze Andrea Guzzi, penso che per i finalesi si preparino tempi duri, in un periodo economico già difficile.  I cittadini rischiano di perdere la fiducia nelle istituzioni”.

“Quest’anno è cambiato tutto, con la nuova imposta non si poteva inviare una richiesta d’acconto, sottolinea Guzzi, perché ci saremmo dovuti basare sulle vecchie aliquote. Per quanto riguarda le attività produttive abbiamo, come sottolineato in consiglio comunale, ridotto la Tasi e l’Imu. Per la Tari, abbiamo preferito usare lo stesso modus operandi dell’anno passato”.

“Finale Ambiente, per il servizio che effettua, stabilisce una sorta di costo per i cittadini, nell’ordine quest’anno dei quattro milioni di euro. Il Comune ha così deciso di gestire il gettito in determinati modi: è vero che alcuni avranno pagato una tassa sui rifiuti più elevata, rispetto all’anno scorso, ma c’è chi avrà pagato anche di meno” conclude Guzzi.

Cinzia Gatti

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