Ad Alassio le cabine continuano a fare parlare

Le cabine degli stabilimenti balneari continuano a fare discutere ad Alassio e continua la raccolta firme per protestare contro la muraglia che fiancheggia puntualmente ogni estate la passeggiata, impedendo di fatto a residenti e turisti di avere la vista del mare. Proteste negli scorsi mesi si erano sollevate da parte di commercianti e di titolari di bar e ristoranti nella zona.

Ci riferisce però Ernesto Sschivo dell’Associazione Balneari di Alassio “ Dal primo ottobre sono il 90% gli stabilimenti che  hanno tolto le cabine. La Capitaneria di porto ha già effettuato diversi controlli dai quali è risultato tutto regolare. Le cabine che ancora ci sono degli stabilimenti che hanno prorogato la loro attività  e comunque hanno tutte le autorizzazioni necessarie sia dal punto di vista delle concessioni che per quel che concerne la regolarità dal punto di vista urbanistico e  paesaggistico”.

Una problematica ad ogni modo che puntuale torna ogni estate e che fino ad oggi ancora non è stata risolta.

Afferma Schivo “Stiamo comunque studiando delle proposte alternative che sarà progettabile però solo una volta che potremo installare le barriere soffolte. Con queste potremmo sapere in particolare gli spazi a nostra disposizione e valutare una disposizione anche perpendicolare al mare”.

E sulle barriere soffolte ci riferisce Schivo “Il progetto sta andando avanti. E’ stato pubblicato il 24 settembre sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Liguria e da qui sono scattati i 45 giorni per le osservazioni. Successivamente dovremo preoccuparci dei finanziamenti, circa 12 milioni di euro per la loro realizzazione che gli stabilimenti balneari hanno affermato di poter finanziare, ma ottenendo preliminarmente delle garanzie circa la Bolkestein”.

Tanti i punti di domanda dunque riguardo alla futura stagione estiva alassina.