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Attualità | 29 ottobre 2014, 14:45

Nuove regole per il libretto di circolazione: ecco chi rischia una sanzione dal 3 novembre

Patente e libretto dovranno avere un medesimo intestario: la nuova normativa prevede una sanzione da 705 euro. Esclusi gli atti precedentemente perfezionati, chi usa un auto di famiglia e le attività di autotrasporto

Nuove regole per il libretto di circolazione: ecco chi rischia una sanzione dal 3 novembre

“Prego favorisca patente e libretto”. Quante volte nella vita ci è capitato di sentire pronunciare questa frase, ma dal 3 novembre è in arrivo un’importante novità.

Da lunedì entrerà in vigore la nuova norma del codice della strada che prevede una sanzione da 705 euro per chi guida un auto di un diverso intestatario. La notizia non ha mancato negli scorsi giorni di sollevare molti dubbi e inutili allarmismi e di seguito cercheremo di fare chiarezza.

La circolare emanata dal Ministero dei Trasporti lo scorso luglio, applicazione di quanto stabilito nel 2010, chiarisce l’obbligo di cambiare l’intestatario del libretto del circolazione se un’altra persona utilizza lo stesso per più di 30 giorni. La sanzione amministrativa da 705 euro, con ritiro della carta di circolazione per mancato aggiornamento, si applicherà nei confronti dell’utilizzatore del veicolo per tutte le variazioni a decorrere dal 3 novembre 2014. Esclusi quindi tutti gli atti precedentemente perfezionati.

Ma anche in questo caso è bene fare le dovute precisazioni. Se si tratta di comodato famigliare, cioè se si utilizza la macchina di un parente convivente, genitore o fratello, non si corre il rischio di sanzioni.

Esclusi dalla normativa coloro che effettuano attività di autotrasporto, mentre sono coinvolti tutti i professionisti che utilizzano auto aziendali. Proprio quest’ultima categoria sembra colpita dalla normativa, che si propone di contrastare il fenomeno dell’elusione fiscale, ovvero di coloro che non essendo proprietari del mezzo lo utilizzano come se fosse loro.

Ogni cambiamento dell’intestazione costerà 25 euro, 16 di imposta di bollo e 9 di diritti di motorizzazione.

Cinzia Gatti

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