Autunno tempo di marroni: in tutta la Provincia di Savona è un fiorire di castagnate e caldarrostai ad ogni angolo di strada. Calde e fumanti, spesso è difficile resistere al loro odore inebriante, ma vi siete mai chiesti cosa c’è dentro al vostro cartoccio?
Il raccolto di castagne made in Italy è sceso quest’anno al minimo storico, con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena un terzo di quelli di dieci anni fa. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che evidenzia tra le cause l’andamento climatico sfavorevole, quale l’eccesso di pioggia, ma anche la strage provocata dagli attacchi dell’insetto killer “cinipide”.
“La drastica contrazione dei raccolti italiani ha favorito, sottolinea la Coldiretti, le importazioni che sono quasi raddoppiate, passando dai 38,7 milioni di euro del 2012 ai 67,8 milioni di euro del 2013. L’amaro risultato è che gli italiani hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia”.
“Il rischio, evidenzia la Coldiretti, infatti è che per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura le castagne importate vengano spacciate come nazionali mettendo a rischio anche le produzioni locali sopravvissute fino ad ora”.