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Attualità | 29 giugno 2015, 12:00

Tagli e tasse, i sindaci protestano in Prefettura. L’Anci lancia l’allarme: "Rischio default per i Comuni, non possiamo permettercelo"

Questa mattina a Savona la manifestazione dei primi cittadini che hanno chiesto anche l’istituzione della figura del Comune Turistico

Tagli e tasse, i sindaci protestano in Prefettura. L’Anci lancia l’allarme: "Rischio default per i Comuni, non possiamo permettercelo"

Amministrazioni comunali soffocate dai tagli e dalla pressione fiscale: questa mattina i sindaci della riviera hanno tenuto una protesta davanti alla sede della Prefettura di Savona per manifestare contro i forti tagli imposti dal Governo agli enti locali. A partecipare i primi cittadini dei Comuni di Andora, Laigueglia, Spotorno, Alassio, Albenga, Borghetto S.S., Ceriale, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale Ligure, Spotorno, Noli, Bergeggi, Varazze, Celle Ligure, Albisola Superiore, Albissola Marina, ma anche diversi Comuni dell’entroterra, che hanno espresso le contestazioni della protesta in una lettera congiunta indirizzata ai senatori e ai deputati liguri, alla giunta regionale e provinciale. I sindaci, ricevuti dal vice prefetto di Savona Giuseppe Montella, hanno chiesto anche l’istituzione della figura del Comune Turistico.

Tagli e pressione fiscale insostenibile, se il Governo non interviene diventa forte il rischio default per i Comuni”. A lanciare l’allarme è il segretario Pier Luigi Vinai dell’ANCI Liguria che spiega l’attuale stato in cui si trovano le amministrazioni.

La situazione è di una fiscalità locale molto confusa perché il cittadino pensa di contribuire con le sue tasse fornendo la possibilità ai comuni di gestire servizi e fare manutenzione, ma così non è. Questo perché lo Stato si riserva il diritto di prelevare dalle casse comunali una quantità esagerata di risorse finanziare che vengono ripartite, non si sa bene come, in un contesto nazionale in un calderone di cui ben poco torna a livello locale. La Liguria risulta tra i maggiori contribuenti in Italia: le risorse finiscono a Salva Roma, Salva Napoli, Salva Milano, cosa per la quale siamo veramente stufi – afferma - Per cui i nostri comuni costieri e dell’entroterra si ritrovano senza la possibilità di fare manutenzione ordinaria, il turista che viene paga l’Imu (la quale non può essere utilizzata dai sindaci se non in parte per pagare i servizi), la situazione è insostenibile. I sindaci hanno voluto dirlo forte e chiaro, ma cosa si può fare? Lo Stato deve introdurre dei meccanismi perequativi, ci sono strumenti tecnici come il Fondo di solidarietà comunale, il Patto di Stabilità che vanno modificati profondamente. Altrimenti andiamo a rischio serio di default per i comuni. Questo deve essere impedito. Questo Paese può permettersi tutto ma non il default dei Comuni”.

I sindaci hanno chiesto l’istituzione della figura del Comune Turistico per far fronte alle spese in surplus durante la stagione estiva. “Si tratta di uno strumento importante su cui si può iniziare a ragionare – afferma Vinai – Siamo agli albori di questo progetto, ma è una idea. Con l’istituzione di ‘Comune Turistico’ si chiede il riconoscimento di uno status, quindi un trattamento diverso per le amministrazioni della costa che nella stagione estiva erogano 5-6 volte tanto un servizio che normalmente danno ai residenti”.

"Il Governo deve fare delle scelte sull'economia del turismo, unica vera risorsa si questo Paese - interviene il sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano - Chiediamo l'istituzione di una categoria che classifichi la tipologia di "Comune Turistico" che consenta alle amministrazioni di muoversi liberamente sui limiti di spesa. I sindaci per andare avanti hanno bisogno di aiuti per supportare gli alti costi e per parametrare i costi dei servizi che in estate triplicano a fronte dell'arrivo dei turisti".

Il vero problema per i piccoli comuni? "Abbiamo degli avanzi di amministrazione che non possiamo utilizzare perchè rientriamo nelle maglie dei limiti di spesa e del patto - continua Bozzano - Gli avanzi di amministrazione in questo momento di sofferenza dell'economia garantirebbero ai Comuni di creare le condizioni per lo sviluppo turistico. Stiamo lanciando un grido non solo di aiuto, ma anche di allarme che deve essere recepito dal Governo: deve essere istituita la figura del Comune Turistico con una normativa ad hoc".

"Da piccoli paesini di riviera, nel periodo estivo con il flusso dei turisti, ci troviamo a governare una città - afferma il sindaco di Ceriale, Ennio Fazio - Tutti gli anni al comune di Ceriale viene espropriata una cifra pari a 4,4 milioni dal fondo di solidarietà, la situazione é insostenibile per una cittadina di neanche 6 mila abitanti. Così siamo costretti ad aumentare le tasse ai cittadini”.

Debora Geido

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