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Attualità | 21 febbraio 2017, 11:05

Deposito di bitume da Savona alla Maersk? I Verdi: "Vado diventerebbe periferia piena di brutture industriali"

L’ipotesi prevede che il contestato deposito, che la società Bit Savona Scrl intende realizzare negli Alti Fondali del porto di Savona, possa essere realizzato sulla piattaforma Maersk.

Deposito di bitume da Savona alla Maersk? I Verdi: "Vado diventerebbe periferia piena di brutture industriali"

Deposito di bitume da Savona a Vado? A commentare l'ipotesi emersa in questi giorni sui giornali sono i Verdi savonesi. L’ipotesi prevede che il contestato deposito, che la società Bit Savona Scrl intende realizzare negli Alti Fondali del porto di Savona, possa essere invece realizzato sulla piattaforma Maersk.

“Con il deposito di bitume Vado Ligure rischierebbe di diventare l'ennesima periferia inutile e piena di tutte le "brutture" industriali (inquinanti prodotte in zona) a cui si dovrebbe aggiungere il futuro destino delle aree della centrale Tirreno Power su cui si rischia sempre l'insediamento di strutture per la lavorazione del combustibile da rifiuti, che verrebbe poi bruciato in altri luoghi – afferma Danilo Bruno -  Se la dichiarazione dell'area come zona di crisi industriale complessa porterà simili risultati ancora una volta dobbiamo ribadire un grande forte NO a soluzioni industriali e logistiche vecchie, fuori tempo e prive di reale prospettiva occupazionale. In primo luogo noi Verdi ribadiamo che non si può rispondere all'assoluta assenza di idee del Comune di Savona in materia di lavoro spostando il problema nel comune a fianco e facendo finta che la questione non riguardi tutto il comprensorio. Su tale linea tende ad disporsi la Giunta Caprioglio, quando ritiene che un problema possa infastidire il capoluogo: ad esempio sulla piattaforma ci si è accontentati di un generico impegno quinquennale del comune di Vado Ligure a concorrere al ripascimento del litorale savonese, facendo finta di non vedere i pesanti rischi indotti da una struttura come la piattaforma Maersk sull'intero litorale costiero. In secondo luogo ribadiamo ancora una volta la nostra netta opposizione a strutture come la piattaforma, che alla luce del nuovo progetto e del traffico su gomma rischierà di apportare danni all'economia turistica e soprattutto di aumentare pesantemente l'inquinamento visto che merci viaggeranno su gomma e non su rotaia per la maggior parte. A tal punto ribadiamo che l'Autorità Portuale Nord Occidentale deve affrontare una profonda revisione delle opere in essere e soprattutto valutare e sostenere quelle con minore impatto ambientale sottoponendo altri progetti ad una rigorosa valutazione ambientale e affrontando il trasporto su rotaia come modalità per il trasporto delle merci, individuando nuovi nodi come la ferrovia Savona-Acqui-Alessandria e l'adeguamento del "camerone di Borzoli" in luogo del terzo valico con un conseguente riorganizzazione della logistica e migliori e sostenibili risultati occupazionali”.

r.g.

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