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Economia | 08 febbraio 2018, 11:34

Malumore a Rialto: "I turisti outdoor sfruttano il nostro territorio ma dormono al mare"

Un incontro presso la Consulta del Turismo di Finale con il presidente dell'associazione agriturismi per affrontare il problema

Malumore a Rialto: "I turisti outdoor sfruttano il nostro territorio ma dormono al mare"

La scorsa riunione della Consulta del Turismo di Finale Ligure ha visto la presenza di un ospite non propriamente finalese, ma comunque fortemente legato al comprensorio.

Si tratta di Cosimo Melacca, titolare dell’agriturismo Ca’ dell’Alpe di Rialto e persona da sempre molto impegnata dal punto di vista sociale, economico e politico del territorio. Melacca è il presidente dell’Associazione Nazionale Agriturismi (che, attualmente, non conta un rappresentante istituzionale a Finale Ligure) e in riunione ha sollevato una problematica importante: Rialto è uno dei paesi più amati dai turisti outdoor che, dal trekking alla mountain bike, ne “vivono” a fondo il territorio, spesso anche sfruttandolo in modo massiccio.

Poi, però, al momento di scegliere un pernottamento o anche soltanto di mangiare una pizza, questi stessi turisti tendono a privilegiare la classica “vista sul mare”. Così Rialto si ritrova inevitabilmente penalizzata: lo sfruttamento del territorio ha infatti dei costi di gestione, ma essi non vengono ripagati da un adeguato ritorno economico perché, fatta la loro escursione, i turisti sportivi se ne vanno verso altri lidi (e mai espressione retorica fu più azzeccata). Tante uscite e niente entrate, quindi?

La Consulta del Turismo, che da sempre è impegnata sul fronte dell’outdoor e che sta rivestendo una sempre maggiore importanza sul territorio, ha preso a cuore la problematica: Marco Marchese (Associazione Albergatori di Finale e Varigotti) ha sottolineato come queste problematiche siano legate a tutto il comparto ricettivo; Gianni Argento (Albergatori indipendenti) ribadisce lo sfruttamento del territorio ed il fatto che sarebbe auspicabile perseguire una gestione del territorio integrata, che preveda che costa ed entroterra siano concepite in modo unitario. Maurizio Palazzo (CAI) si dichiara d'accordo sull'atteggiamento poco educato dei bikers, un fenomeno che sta prendendo piede in modo ingestibile, anche alla luce del mantenimento della rete sentieristica, danneggiata da un uso non idoneo. Infine il fotografo e guida Carlo Lovisolo afferma che Finale Outdoor Resort (che lui rappresenta in seno alla Consulta) da tempo agisce al fine di preservare e mantenere i sentieri ed afferma la necessità di un turismo sostenibile.

Quindi non soltanto mozione accolta, ma Cosimo Melacca potrebbe anche entrare a far parte della Consulta: gli altri rappresentanti, infatti, hanno invitato l’Ufficio Turismo comunale a prendere contatti con le associazioni di categoria CIA e Coldiretti per chiedere loro se accettano che il titolare dell’agriturismo rialtese le rappresenti in veste ufficiale.

Alberto Sgarlato

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