Ancora incerto il destino occupazionale dei 500 lavoratori dei 35 negozi della catena Trony a marchio Dps Group, in Provincia di Savona si parla di 35 lavoratori tra i punti vendita di Vado Ligure ed Albenga.
Una speranza emerge tuttavia a seguito dell'incontro di oggi al Mise tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e la curatela fallimentare della società del gruppo di distribuzione di elettronica di consumo. Potrebbe, infatti, esservi un investitore intenzionato ad acquisire l'azienda ed occuparsi del suo rilancio salvaguardando, conseguentemente, anche i lavoratori.
Tutto, pare dipenda dalla decisione del Giudice fallimentare del Tribunale di Milano che domani valuterà l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita, requisito essenziale per formalizzarne la cessione ad eventuali investitori.
"Il nostro auspicio è che il Tribunale competente domani dia l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita" ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto. "Ci auguriamo che si palesino tempestivamente manifestazioni di interesse volte al mantenimento dei livelli occupazionali e a scongiurare la chiusura definitiva dei punti vendita, sarebbe l’unico modo per risollevare le sorti di almeno parte dei negozi attraverso un serio piano di rilancio e per consentire ai 500 lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali in continuità non previsti in caso di cessazione di attività" ha concluso il sindacalista.
Il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano afferma: "Ieri abbiamo avuto un incontro in Regione al quale hanno partecipato, oltre a me, anche il sindaco di Vado Ligure e l'Assessore Regionale Berrino. La volontà, in quella che è una questione di livello nazionale, è quella di rimanere vicini ai lavoratori che si sono visti questa notizia piovere dall'alto pur avendo sempre lavorato nel migliore dei modi. Seguiremo da vicino la vertenza e faremo quanto possibile per stare vicini a queste 35 famiglie".
Mara Cacace