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Economia | 12 settembre 2018, 11:03

9 consigli per preparare la caldaia all’inverno

Con l’avvicinarsi della stagione invernale è sempre bene seguire alcuni accorgimenti per prepararsi al meglio ad affrontare il freddo nelle proprie abitazioni.

9 consigli per preparare la caldaia all’inverno

Con l’avvicinarsi della stagione invernale è sempre bene seguire alcuni accorgimenti per prepararsi al meglio ad affrontare il freddo nelle proprie abitazioni. Ecco quindi alcuni consigli utili da seguire prima di rimettere in funzione una caldaia per riscaldamento.

L’inverno è alle porte: cosa fare prima di riaccendere la caldaia

In questo articolo parleremo dei controlli che è buona norma effettuare prima di riutilizzare la caldaia, sia per assicurarsi un corretto funzionamento che per risparmiare e ottimizzare i consumi. È bene sottolineare che è consigliabile evitare di eseguire dei controlli fai-da-te, specialmente quelli più delicati, e di rivolgersi sempre e comunque a uno specialista, anche perché così prevede la legge italiana attualmente in vigore.

1.       Se si vuole evitare di fare tutto di corsa, la prima cosa da fare alla fine della stagione estiva è controllare a quando risale l’ultimo intervento di manutenzione sul libretto della caldaia, che viene aggiornato dal tecnico a ogni controllo effettuato. Programmando l’appuntamento per la manutenzione con largo anticipo, si eviteranno inutili costi aggiuntivi dovuti all’urgenza del controllo.

2.       Se la caldaia è rimasta ferma per il periodo estivo, bisogna controllare per prima cosa le emissioni dei fumi in quanto l’impianto potrebbe aver subito un deterioramento e impedire così la corretta circolazione dell’acqua all’interno dei termosifoni.

3.       Solitamente si consiglia di effettuare un controllo ad anni alterni alla canna fumaria, anche se la caldaia funziona alla perfezione, e assicurarsi che i tubi e le pompe siano perfettamente puliti.

4.       Per ottimizzare il risultato della caldaia, è bene impostare il cronotermostato in base alla routine quotidiana della famiglia. Generalmente la temperatura durante la giornata dovrebbe aggirarsi intorno ai 20°, mentre dovrebbe diminuire leggermente (circa 16°) durante la notte. In questo modo si manterrà sempre una temperatura costante e, non solo si eviteranno inutili sprechi, ma sarà possibile risparmiare sui costi in bolletta.

5.       È bene accertarsi anche che sia presente una presa di ventilazione, ossia un’apertura verso l’esterno che faccia sì che l’aria necessaria alla combustione riesca a entrare con facilità. Nel caso in cui la caldaia dovesse espellere fumi di combustione nella stanza in cui è installata, allora sarà necessaria una presa di aerazione o, in altre parole, un’apertura che favorisca la loro espulsione. È bene ricordare che queste aperture vanno sempre controllate alla prima accensione o dopo un lungo periodo di fermo dell’apparecchio, in modo da assicurarsi che non siano ostruite.

6.       Un ulteriore controllo da effettuare riguarda la pressione indicata sul manometro, che non deve essere inferiore a 1 bar o superare 1,5 bar. Se la pressione segnalata dovesse essere troppo bassa, è necessario riportare la pressione in questo range aprendo il rubinetto presente nella caldaia.

7.       Anche se può sembrare scontato per alcuni, è bene sottolineare che non bisogna addossare ai condotti di scarico dei fumi o al generatore qualsiasi tipo di materiale combustibile.

8.       Un’altra precauzione da prendere quando si cerca di risparmiare e di limitare i consumi è quella di controllare che gli infissi presenti in casa si chiudano perfettamente e non permettano quindi all’aria esterna di entrare. Uno spiffero di aria fredda, infatti, può incidere sui consumi quasi fino al 10%.

9.       Anche i termosifoni vanno controllati. Prima di tutto bisogna rimuovere eventuali coperture in modo che il calore diffuso non venga ostacolato. Inoltre, se alcuni corpi scaldanti rimangono freddi anche dopo l’accensione, occorre far sfiatare l’aria attraverso le apposite manopoline: così facendo, si permetterà all’acqua calda di diffondere il calore attraverso il riempimento totale del termosifone.

Quando è richiesta una manutenzione straordinaria

Anche se sul libretto della caldaia risulta tutto in ordine, può capitare che sia necessario un intervento di manutenzione straordinaria. Le anomalie possono essere diverse e per questioni di sicurezza è bene saperle riconoscere in modo da fissare un appuntamento con un tecnico specializzato. Ma come si fa a capire quando è il momento di contattarlo?

Prima di tutto, non bisogna aspettare che la caldaia smetta di funzionare del tutto: se qualcosa non funziona come dovrebbe, infatti, sarà facile riconoscere i segnali d’allarme. Ad esempio, se si notano perdite anomale d’acqua, rumori strani o l’annerimento di una o più parti della caldaia, non perdete altro tempo e chiamate un manutentore.

Altri segnali da non sottovalutare sono lo spegnimento e l’accensione improvvisi, irregolari o rumorosi, oppure un surriscaldamento o un deterioramento delle parti che mettono in collegamento la caldaia con il sistema di scarico dei fumi.

Se notate uno di questi strani eventi (o più di uno) occorre che uno specialista indaghi immediatamente sulle cause in modo da risolvere il problema il prima possibile non solo per evitare di consumare più del dovuto, ma anche per una questione di sicurezza.

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