Imprenditori, commercianti e sindacati si sono ritrovati sotto la Prefettura per dare vita ad un presidio di protesta; obiettivo della manifestazione chiedere alcune modifiche al Decreto Genova. In piazza Cgil, Cisl e Uil, Confindustria e Camera di Commercio.
"Dopo il crollo del ponte i problemi del mondo del lavoro stanno aumentando e colpiscono in particolare le aziende senza ammortizzatori sociali", dice Ivano Bosco.
"Il danno è ingente, coinvolge tutti i settori, porto, commercio, industria - spiega il presidente di Confindustria Giovanni Mondini - ogni mese senza il ponte pesa sull'economia del Nord Ovest".
L'intervento più urgente chiesto dai sindacati all'Inps è lo sblocco della cassa in deroga per i lavoratori senza ammortizzatori delle aziende colpite dal crollo", che in molti casi hanno perso il posto o rischiano di perderlo. Confindustria sottolinea che prima dei risarcimenti alle aziende danneggiate è vitale il governo garantisca tempi certi per la ricostruzione e per la realizzazione delle infrastrutture programmate su Genova, come Gronda e terzo Valico, ritenute indispensabili a togliere dall'isolamento Genova.
I segretari Cgil, Cisl e Uil, Vesigna, Maestripieri e Ghini, hanno consegnato al prefetto un documento unitario con "le necessarie modifiche al Decreto".