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Politica | 10 gennaio 2019, 10:48

Si infiamma la campagna elettorale per le amministrative 2019: Finale Ligure Viva con un manifesto lancia il primo sasso nello stagno

Il gruppo civico: "Stiamo dalla parte dei cittadini, non dei partiti. Vogliamo far ritrovare a Finale e ai Finalesi l'orgoglio e il senso di appartenenza"

Si infiamma la campagna elettorale per le amministrative 2019: Finale Ligure Viva con un manifesto lancia il primo sasso nello stagno

Si è sempre detto, per le vie cittadine, che a Finale Ligure la campagna elettorale è iniziata il giorno dopo le scorse elezioni. Per cinque anni si è parlato spesso, seppur in forma ipotetica, talvolta persino giocosa come un “calciomercato”, di alleanze, schieramenti, nomi.

Ma adesso che mancano davvero pochi mesi alle amministrative, il clima si sta accendendo sul serio, senza ipotesi e senza “si dice”, ma con veri proclami. E i primi ad annunciare in modo plateale la loro discesa in campo, con un manifesto scritto in modo fitto e denso che si presenta come una vera e propria dichiarazione di intenti, sono gli esponenti del gruppo civico Finale Ligure Viva.

Ancora massimo riserbo sul candidato sindaco e sui nomi che comporranno la lista, ma sembra ormai evidente che, dopo le divergenze con la precedente amministrazione che hanno portato alla scissione da parte del consigliere  Sergio Colombo, stavolta i candidati di FLV non siano intenzionati a ripetere esperienze di questo tipo ma vogliano correre da soli. Questo, però, ribadendo la loro posizione “contro nessuno” e sottolineando la volontà di dialogare con chi è pronto a condividere idee e progetti, senza imposizioni politiche dall’alto e senza nomi “paracadutati”, cioè imposti dai “deus ex machina” dei partiti. Non manca invece il programma, “al quale stiamo lavorando da tempo e che curiamo in ogni dettaglio”, afferma il direttivo.

Ecco alcuni punti-chiave presenti nel manifesto: “Finale Ligure Viva apre la sua campagna elettorale. Dalla parte dei cittadini e non dei partiti. Con questo manifesto Finale Ligure Viva vuole fare un patto con la collettività finalese, tenendo in chiaro gli obiettivi che si è prefissata, per le prossime elezioni amministrative; persone libere, appassionate e slegate dalle vecchie logiche partitiche. Ai componenti di Finale Ligure Viva non mancano coraggio, tempo, passione, competenza, cuore e testa.

Siamo convinti che Finale Ligure può essere diversa da oggi, il nostro obiettivo principale è dare una speranza e un futuro a questa città, non facciamo filosofia. La prima cosa da fare, la più significativa, deve essere la riscoperta del senso di comunità: in questo momento per Finale ritrovare il suo orgoglio e il senso di appartenenza è l'unico rifugio di fronte alle difficoltà che vive il nostro Paese. Non sfugge a nessuno la confusione della politica nazionale, i partiti che si sono combattuti con maggior astio formano governi insieme, il centro destra è sfasciato, la sinistra altrettanto. Il quadro è di tale confusione che per Finale abbiamo deciso di tirarci fuori dalla palude dei partiti così come è già avvenuto ad Imperia, ad Alassio, in altri comuni liguri e nazionali. A quanti ci chiedono "con chi stiamo, con chi corriamo", la risposta è che siamo aperti a tutti e contro nessuno. In questo momento siamo convinti che la comunità Finalese si deve unire per difendere la propria realtà, per dare lavoro, far crescere l'economia, dare serenità agli anziani e prospettive ai giovani. FLV è convinta che non si può agire in altro modo che unire le cose concrete insieme ai valori di comunità per un riscatto di orgoglio Finalese, di tutta la comunità che deve uscire dalla mentalità dell'invidia e della divisione, dalla mentalità del piccolo paese. Dobbiamo invece guardare in alto, guardare in grande... Finale può e deve avere uno sviluppo positivo nei prossimi anni: una cittadina ordinata, pulita, accogliente, produttiva e viva in tutte le sue forme e componenti”.

Finale Ligure Viva conclude con un appello: “Oggi Finale Ligure lancia un grido di dolore. La politica con le sue false promesse lasciamola fuori, concentriamoci nell'amministrare questa nostra cittadina per poterle offrire un futuro degno del suo passato”.

Alberto Sgarlato

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