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Politica | 19 settembre 2019, 13:44

Borghetto. Il sindaco Canepa respinge al mittente le accuse sul caso D'Ascenzo: “Agito in maniera trasparente e nel rispetto dei tempi”

“Rimane però il rammarico di una minoranza che, in maniera strumentale, arriva ad impugnare un atto importante per tutto il nostro Comune”. Così il primo cittadino in mattinata ha scelto di replicare ai consiglieri dell'opposizione.

Nella foto: Alessio D'Ascenzo

Nella foto: Alessio D'Ascenzo

Non si è chiusa nel consiglio comunale straordinario di ieri sera la discussione riguardante il caso di incompatibilità del consigliere del comune di Borghetto, Alessio D'Ascenzo.

Dopo l'annuncio dei gruppi di minoranza di voler impugnare il PUC approvato con voto favorevole dello stesso consigliere di maggioranza, non si è fatta attendere la risposta del sindaco Giancarlo Canepa, che difende a spada tratta la propria squadra ed il cammino percorso dall'amministrazione nella gestione dell'intera vicenda. “Siamo assolutamente sereni del nostro operato per quanto riguarda il procedimento in questione.

Ci siamo confrontati con almeno quattro segretari comunali e con la prefettura, oltre ad aver chiesto il parere del Ministero, direi che sia difficile ricordarsi una procedura così trasparente e pedissequamente rispettosa di tutti gli adempimenti. Vorrei ricordare inoltre che le tempistiche dettate hanno il solo scopo acceleratorio per consentire all'eletto di partecipare all'esercizio delle sue funzioni.

Di contro da nessuna parte sta scritto che nel mentre il consigliere o l'assessore del caso non possano compiere degli atti nel frattempo, per questo siamo tranquilli. Spiace solamente che la minoranza, stavolta come in passato in altre situazioni, abbia messo in moto questa macchina del fango nei confronti dell'attuale amministrazione. Tutto ciò non è accettabile”.

Nel mirino dei consiglieri Villa, Maritano, Oliva e Guzzardi proprio le tempistiche con cui si è mossa la giunta: “Vorrei ricordare ai consiglieri di minoranza che è sufficiente che la causa non sia pendente, cosa che è avvenuta dal momento in cui è stata emessa una sentenza.

Rimane il rammarico di una minoranza che, in maniera strumentale, arriva addirittura a voler impugnare un atto del Consiglio importante per il rilancio della nostra cittadina solo per il gusto di infangare questa amministrazione che, in maniera certosina, ha rispettato tutte le normative del caso e lo ha fatto soprattutto con la massima trasparenza.

Respingiamo dunque tutte le accuse al mittente e lo invitiamo a moderare i termini nel rispetto della cittadinanza borghettina e del lavoro che la giunta stessa sta portando avanti per rimediare ai danni delle amministrazioni precedenti, rappresentate nell'attuale consiglio tra l'altro da un ex vice sindaco di una di esse”.

Mattia Pastorino

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