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Attualità | 29 aprile 2020, 10:44

Savona, i commercianti scendono in piazza e consegnano simbolicamente le chiavi al sindaco (FOTO)

Aiutateci a riaprire, questo il grido d'allarme lanciato a piena voce in piazza Sisto dai titolari di bar e ristoranti

Savona, i commercianti scendono in piazza e consegnano simbolicamente le chiavi al sindaco (FOTO)

Aiutateci a riaprire, #iononpossoriaprire, #risorgiamo Italia. Queste tra le parole scritte sui fogli, cartelloni, striscioni, tenuti in mano dai titolari degli esercizi commerciali di Savona che si sono ritrovati, provando a rispettare la distanza di sicurezza, in piazza Sisto a Savona.

I titolari di bar, ristoranti, negozi sono scesi nella centrale piazza savonese per protestare dopo quasi due mesi di chiusura a causa dell'emergenza Coronavirus.

Aderendo così all'iniziativa annunciata via social nei giorni scorsi, “Risorgiamo Italia”, manifestazione di protesta organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo HO.RE.CA e dei Locali di Pubblico Spettacolo, uniti per la prima volta nella storia del settore che punta ad accendere un faro sulle difficoltà della gran parte delle attività commerciali dovute all'emergenza sanitaria in corso. 

Dopo l'iniziativa di ieri in molti comuni d'Italia e quindi anche nel savonese nel quale si sono riaccese le luci di bar e ristoranti questa mattina dalle 10.00 oltre alla protesta sono state consegnate simbolicamente le chiavi delle attività commerciali al sindaco Ilaria Caprioglio.

La prima cittadina si è fatta portavoce con i cittadini di raccogliere le istanze dei commercianti (è in corso una raccolta firme al Bar Olimpia, 100 al momento le adesioni, attendendo un documento dagli stessi sulle proprie richieste) e mandare poi una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al Prefetto Antonio Cananà.

La riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri, è stata annunciata dal premier Conte per l'1 giugno unitamente (a partire dal 4 maggio) alla possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. 

Il consumo non deve però avvenire all'interno del locale e al suo esterno non devono formarsi assembramenti.

Per gli esercizi commerciali al dettaglio, il termine fissato per il ritorno al lavoro è quello del 18 maggio: una decisione quella del Governo che non è piaciuta agli imprenditori che ormai da troppo tempo sono stati costretti ad abbassare le serrande e oggi vivono nella paura, comprensibile, di non alzarle più. 

"Questa mattina sono scesa in piazza Sisto IV per raccogliere simbolicamente le chiavi degli operatori della ristorazione, dei bar ma anche di artigiani e professionisti del benessere - spiega il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio - Mi sono impegnata a trasmettere le loro richieste al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, al Governatore della Liguria Toti, al Presidente di Anci De Caro". 

"La nostra Amministrazione, per quanto è consentito dalle norme nazionali, ha già cercato di venire incontro alle esigenze di queste categorie con la riduzione della Cosap del 25%, l'aumento del suolo pubblico nella fase 2 del 30% rispetto alla concessione, la possibilità di richiedere 15 metri quadrati di suolo pubblico per chi non lo ha mai avuto, la posticipazione delle rate Tari e Cosap al 30.9 - conclude - Ci siamo, inoltre, già fatti portavoce, tramite Anci, al Governo per interventi a ristoro del canone di locazione e del calo o azzeramento delle vendite". 

Luciano Parodi

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