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Politica | 28 giugno 2020, 13:46

Vaccarezza (Cambiamo) punzecchia il centrosinistra: "E se facessimo elezioni asincrone?"

Il consigliere regionale interviene anche sulla questione preferenza di genere: "La paura è quella che sia l'ennesima sparata per aver un po' di consenso in un momento di grande dissenso nei confronti del governo"

Vaccarezza (Cambiamo) punzecchia il centrosinistra: "E se facessimo elezioni asincrone?"

"Chi di voi ha pratica di pubblica amministrazione sa, che per ovviare alle difficoltà di prendere decisioni insieme, i comuni spesso indicono le conferenze dei servizi asincrone: ognuno fa pervenire il proprio parere in un lasso di tempo non necessariamente in contemporanea. E se facessimo le elezioni regionali asincrone? Noi che abbiamo già un candidato che vince andiamo a votare. Mi pare che anche Alice Salvatore abbia deciso di correre per conto suo, quindi va a votare anche lei e poi, con molta calma, ben trenta giorni dopo e non è necessario che lo facciano per forza, quelli del Pd e del M5S con diversi candidati si potrebbero presentare alle urne...". Si apre così la "Domenica Arancione", l'appuntamento domenicale del consigliere regionale di "Cambiamo" Angelo Vaccarezza.

"Scherzi a parte, guardate che è drammatico aver lavorato per anni dicendo di essere l'alternativa a Giovanni Toti ed oggi non essere nemmeno in grado di finalizzare in una candidatura colui che si contrappone a Toti - prosegue Vaccarezza - se non hanno la capacità di scegliere uno che rappresenti tutti i loro valori, i loro progetti, i loro modi di vedere la Liguria, nell'eventualità peraltro impossibile che la dovessero governare: come farebbero? Tanto giorni per scegliere una persona e alla prima discussione su qualsiasi tema che cosa farebbero? Ma lasciamo il centrosinistra o per fare un giro di parole lasciamoli perdere, che è la cosa che faranno a settembre".

"A metà settimana - continua il consiglio regionale - è arrivata la notizia che il governo cambierà le leggi regionali elettorali nelle regioni dove non c'è la preferenza di genere e quindi in Puglia e Liguria si voterà con la preferenza di genere. Cosa vuol dire? La possibilità di dare due preferenze anziché una a due candidati della stessa lista, basta che siano di sessi diversi. Questa cosa non si può fare: non esiste che a livello romano decidano di modificare una legge regionale di qualsiasi tipo. Poi, se entriamo nello specifico, in questa terra io la proposta della legge elettorale l'avevo presentata: non solo per la preferenza di genere, ma anche per l'abolizione del listino che consente a sei persone che non possono essere discusse di andare a fare i consiglieri regionali assieme al presidente che vince. Credo che questa cosa non succederà, se succedesse sarebbe comunque da parte mia un atto di democrazia ben accolto: ritengo che la preferenza di genere sia giusta, il modo è sempre quello sbagliato. La paura è quella che sia l'ennesima sparata per aver un po' di consenso in un momento di grande dissenso nei confronti del governo".

"Qualcuno dice che a Roma hanno buttato la preferenza di genere perché nel frattempo sapevano che rimettevano i vitalizi - aggiunge Vaccarezza - può essere a pensare male si fa peccato ma qualche volta si indovina. Insomma, ci siamo ritrovati che sui vitalizi abbiamo scherzato: fatto sta che tutta la grande rivoluzione che era stata presentata dal M5S si sta dissolvendo come neve al sole. Non è vero nulla: le spese sono più di prima, gli staff sono più di prima, Casalino è più pagato di Conte, l'incapacità è al potere ma i privilegi restano e restano sempre di più. I politici sono tutti uguali? Può essere, io vi dico che questa settimana ho restituito 40 mila euro dei denari che avevo a disposizione come Capogruppo. Prima da Capogruppo di Forza Italia e oggi da Capogruppo di 'Cambiamo' ho restituito in cinque anni oltre 100 mila euro. Io non lo so, i politici saranno anche tutti uguali ma qualche politico è più uguale degli altri e ognuno, permettetemelo, ha i rappresentanti che si merita".

redazione

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