Il lavoro non è mancato fin da subito all'amministrazione Toti bis, messa già alla prova nelle scorse ore dall'emergenza legata al maltempo e gestita ancora una volta da Giacomo Raul Giampedrone in qualità di assessore uscente alla Protezione Civile.
Un indizio sulla composizione della nuova giunta che però, nonostante siano trascorsi dodici giorni dalla vittoria di Giovanni Toti, non è ancora stata annunciata. Così come non sono ancora stati nominati ufficialmente dalla Corte d'Appello i nomi dei consiglieri eletti.
Dove sta l'inghippo? Ultimo nodo da sciogliere prima di sbrogliare definitivamente la matassa e sapere chi siederà tra i banchi di piazza De Ferrari è legato al conteggio dei cosiddetti "resti", il calcolo che fa scattare la ripartizione dei seggi laddove, come in Liguria, non sono stati esclusi espressamente dal conteggio quelle liste che non raggiungono la soglia del 3%.
Materia complessa, ma sulla quale ha posto la propria attenzione il candidato ingauno di Fratelli d'Italia, Diego Distilo. Il più votato nella provincia di Savona tra i prescelti per rappresentare la lista del partito di Giorgia Meloni avrebbe sollevato la questione già all'indomani dell'election day che ha sancito la vittoria della coalizione di centrodestra, basandosi sulla ripartizione dei posti nel parlamento ligure così come comunicata dal sito del Ministero dell'Interno.
Questa escludeva appunto il partito della Meloni dagli eletti in provincia di Savona tra i 18 consiglieri di maggioranza e i 12 di minoranza. Gruppi che rimarranno sempre tali ma con un possibile cambio di rapporti di forza al loro interno. Chi ne farebbe dunque le spese di un eventuale riconteggio?
Il dubbio è di tutt'altro che semplice risoluzione. Seguendo il ragionamento contenuto dagli avvocati dell'attuale presidente del consiglio comunale di Albenga, firmatari della lettera che ad oggi tiene in stand by la nomina degli eletti, toccherebbe alla Lega cedere il seggio in questione.
A questo punto in ballo vi sarebbero due ipotesi, con Lega e Cambiamo ovviamente protagoniste. A rischio potrebbero essere l'assessore all'Agricoltura e alla Pesca uscente Stefano Mai, secondo più votato nel Carroccio in provincia di Savona, o l'unico genovese tra i leghisti, Alessio Piana. Ma secondo altri anche un esponente della lista arancione del governatore potrebbe rischiare, nel collegio genovese, il posto col partito di Salvini che manterrebbe gli stessi eletti perdendone uno a Savona.
Insomma, un ginepraio dal quale non sarà semplice uscire. E se ci riuscirà la Corte d'Appello a quel punto la partita potrebbe spostarsi sul tavolo del Tar, allungando ancora i tempi per una Liguria che, intanto, va avanti con Giovanni Toti e quel che dovrebbe essere della prossima squadra di governo.