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Economia | 29 marzo 2021, 15:26

Robotica industriale: un supporto per l’uomo nella catena di montaggio

Per far sì che un numero sempre maggiore di aziende entri a far parte dell’Industria 4.0, l’Italia ha varato nel 2016 un Piano Nazionale che prevede incentivi e sgravi fiscali

Robotica industriale: un supporto per l’uomo nella catena di montaggio

Essere titolari di un’azienda, grande o piccola che sia, significa scontrarsi quotidianamente e costantemente con una forte ed agguerrita concorrenza a livello mondiale, uno degli effetti della globalizzazione. Sempre maggiore precisione, qualità, velocità e attenzione è richiesta dal mercato, soprattutto quando si tratta di aziende che operano nel settore della manifattura.

Per questo motivo, in presenza di alti volumi di produzione la soluzione ottimale oggi è costituita dalla robotica industriale, che con i robot collaborativi, detti anche cobot, non sostituiscono l’uomo, bensì lo affiancano sollevandolo da alcune incombenze e fatiche all’interno della catena di montaggio.

Piccole e medie imprese si stanno attrezzando per agevolare i propri lavoratori: con i cobot è una conseguenza naturale aumentare la produttività ed i guadagni, riducendo i tempi di lavorazione.

Infatti, a differenza dell’uomo, una macchina può lavorare incessantemente ed a ritmi frenetici per un ampio arco temporale. Movimenti e fatica generati da attività ripetitive diventano onere dei robot, con risultati ottimali dal punto di vista della sostenibilità economica. Parlano chiaro i numeri in questo: il rapporto tra costi e benefici è positivo e spinge sempre più attività ad investire nell’automazione.

Cobot e smart manufacturing

Smart è ormai un termine che viene associato a molte parole, prevedendo innovazione tecnologica con tutti i conseguenti vantaggi di un’evoluzione simile. Nel mondo manifatturiero, si riferisce a dei processi produttivi intelligenti, supportati da soluzioni pensate per ottimizzare la filiera industriale in diversi aspetti. Dalla produttività all’efficienza energetica, dalla collaborazione fra macchine ed essere umani, il lavoro diventa più puntuale, organizzato, preciso e da un livello simile di efficienza, il risultato non può che essere positivo: tempi ridotti, maggiori guadagni e risultati migliori.

Nello smart manufacturing si può assistere ad una sorta di unione di forze che vede protagonisti l’uomo e le sue capacità organizzative e manageriali, e la macchina sul campo come se fosse il prolungamento naturale del braccio e del polso umano.

 

I cobot, robot collaborativi, non sono altro che supporti a disposizione dell’uomo in campo industriale adottati per migliorare le prestazioni aziendali, per offrire una maggiore precisione nella catena di montaggio e per velocizzare i processi produttivi che partono dalla prototipazione ed arrivano alla vendita del prodotto finito.

Si tratta di robot facilmente programmabili, vale a dire che la figura umana, in tale contesto, si limiterà alla gestione: utilizzando un software, dovrà solo impostare le indicazioni per lo svolgimento del lavoro pratico e poi sarà la macchina a svolgere il tutto. Naturalmente, è un esempio tangibile degli ottimi risultati a cui si può aspirare consentendo alla tecnologia di subentrare in attività tipicamente e storicamente realizzate dall’uomo, senza dover sostituire l’uno piuttosto che l’altro, ma favorendo la collaborazione tra le parti in causa.

Tra i vantaggi offerti dai robot collaborativi vi è anche la sicurezza garantita. Indubbiamente, scegliendo di impiegare una macchina in particolari fasi produttive si ridurranno gli eventuali incidenti, oppure problemi fisici che, per lungo tempo, hanno condizionato negativamente lo stato di salute dell’uomo.

Il fenomeno Industria 4.0 in Italia

Il fenomeno di cui si è sentito tanto parlare, ed ancora oggi al centro di dibattiti inerenti all’evoluzione economica, è conosciuto come Industria 4.0

Non è, semplicemente, il processo di digitalizzazione dell’industria manifatturiera, ma si tratta di un vero e proprio valore aggiuntivo per la catena produttiva e per l’attività dell’azienda in sé.

È bene, a questo punto, indicare la differenza che esiste tra robotica e digitalizzazione.

La robotica, presente già da tempo, consente l’utilizzo di macchine in sostituzione dell’uomo; mentre la digitalizzazione vede le macchine al fianco dell’essere umano.

La vera rivoluzione ed innovazione consiste, appunto, nella possibilità offerta al dipendente di poter gestire un numero sempre crescente di macchine avvalendosi del supporto di Internet e di reti wireless. Un altro aspetto da non sottovalutare è che i macchinari possono essere gestiti anche a distanza, permettendo all’addetto di occuparsi dell’attività produttiva che coinvolge anche robot che non sono vicini fisicamente.

Per far sì che un numero sempre maggiore di aziende entri a far parte dell’Industria 4.0, l’Italia ha varato nel 2016 un Piano Nazionale che prevede incentivi e sgravi fiscali per supportare quanti vogliono essere attori principali della rivoluzione pacifica in atto. 

 

 

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