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Attualità | 16 agosto 2021, 19:43

Savona, i residenti di Legino sempre sul piede di guerra sulla creazione del centro rifiuti: "No alla discarica vicino alle case" (VIDEO)

Dopo il sopralluogo del candidato sindaco Russo oggi anche Schirru ha incontrato i residenti. Il progetto prevede la creazione in zona Paip in via Molinero nei pressi del PalaVolley

Savona, i residenti di Legino sempre sul piede di guerra sulla creazione del centro rifiuti: "No alla discarica vicino alle case" (VIDEO)

"Diciamo che tra gli odori, i fumi e tutto il materiale che verrebbe poi stoccato, siamo parecchio preoccupati". 

Queste le parole di Sabrina Belia, residente del quartiere di Legino, zona Paip, dove sarebbe prevista la realizzazione di un nuovo centro di raccolta rifiuti nei pressi del PalaVolley di via Molinero. 

Dopo la raccolta firme e la creazione di un comitato alcuni residenti oggi hanno avuto un incontro con il candidato sindaco del centrodestra Angelo Schirru (era stato svolto un sopralluogo anche dal candidato Marco Russo) e gli assessori Silvano Montaldo e Maurizio Scaramuzza, per illustrargli la problematica. 

Il progetto della futura realizzazione, che andrà a sostituire quello attualmente presente nell'area di proprietà del Consorzio Depurazione Acque in via Caravaggio per una cifra complessiva di 1 milione, 373mila e 460 euro sarà prevista nel piano industriale redatto per la costituzione della New.Co che subentrerà al 49% ad Ata. 

Il tema tiene banco da diversi mesi e in consiglio comunale con un'interpellanza presentata dalla capogruppo del Pd Elisa Di Padova è stata richiesta la convocazione di un incontro pubblico con i cittadini preoccupati per l'avvio. 

Il liquidatore giudiziale, in accordo con il comune di Savona, aveva incaricato lo Studio di Ingegneria STG di Savona e il geologo Marcello Brancucci per l'esecuzione delle indagini preliminari e la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione del centro. 

Nel consiglio del 30 ottobre era stata approvata all'unanimità la mozione dei dem che aveva chiesto che i cittadini venissero informati sul progetto, sugli impatti sia per il rumore che per la qualità dell'aria, le tempistiche di realizzazione e gli interventi sulla viabilità, ma da quel giorno, dopo un ulteriore sollecito nel parlamentino savonese, non era stato più calendarizzato l'incontro a causa anche dell'emergenza sanitaria. 

Nella seconda commissione consiliare di luglio i dem avevano esposto direttamente tutte le problematiche raccolte dai cittadini e l'assessore all'ambiente aveva dichiarato che "la realizzazione si presume avvenga dopo un anno quando partirà la raccolta differenziata. Ci sarà tutto il tempo per possibili miglioramenti. Credo che nulla è scolpito nella pietra e non è stato fatto per colpire i leginesi, se la struttura dovrà andare in quella zona bisognerà trovare tutte le soluzioni perché non crei problemi a nessuno". 

Una possibile apertura che però non ha convinto i cittadini attualmente sul piede di guerra. 

"Abbiamo anche qui vicino l'università, la scuola di musica, c'è la scuola di parrucchieri e una scuola edile oltre alle varie attività proprio a ridosso di questa zona dove vorrebbero far sorgere la discarica - prosegue la residente -  La vicinanza delle case è la cosa di punta perché sono a neanche 200 metri, con tutto quello che comporta avere una discarica a queste vicinanze". 

"Continuano a dire che sarà solo un centro di smistamento per rifiuti ingombranti peccato che poi nelle carte ci sia scritto che verrà poi messo di tutto. Quindi anche quando piove, carta o legno che sia, comunque fa odore, anche sotto il sole e poi sotto il sole a maggior ragione può rischiare di prendere un incendio con carta, plastica, legno o qualsiasi cosa. È già successo in varie altre discariche, purtroppo, che spesso e volentieri prendono fuoco e tra l'altro non erano neanche vicine alle case: abitazioni e scuole che sono state comunque evacuate, qua non ci sarebbe neanche il tempo di evacuare perché sono talmente vicine... Succederebbe un disastro" ha continuato Sabrina Belia. 

"Ai candidati chiederemo risposte chiare e precise: il perché si è scelto questo sito, il perché non si è venuto a vedere prima le case, le abitazioni e tutto ciò che è qui intorno: non si sa sotto quale criterio abbiano deciso. Chiederemo la possibilità di evitare che venga fatta una discarica proprio qui in mezzo alle case" ha concluso la residente leginese.

Luciano Parodi

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