La connessione Internet è come una strada che ci permette di viaggiare sul Web e di svolgere attraverso la navigazione molte delle attività quotidiane, dalla gestione della banca, alla messaggistica istantanea, fino alla raccolta di informazioni.
La qualità della connessione si misura su tre parametri di base: velocità, stabilità e sicurezza. E sono proprio questi parametri a far sì che le azioni digitali di cui sopra possano essere svolte al meglio, senza che nessun dato vada perduto e senza che il nostro dispositivo sia sottoposto a rischi informatici. E ciò è vero non soltanto per le categorie professionali che hanno bisogno di restare aggiornati h24 (pensiamo a chi lavora nel campo dell’informazione e a chi si occupa di transazioni finanziarie), ma anche per un qualunque utente che usa uno smartphone o un computer connesso.
In tutti i casi il consiglio è sempre lo stesso: proteggi la tua connessione Internet e naviga senza problemi di malware, tenendo al sicuro le informazioni sensibili e i dati personali. Una delle soluzioni più semplici è quella della navigazione crittografata che ti permette di svolgere le attività online privatamente, senza rischi di violazione della privacy o di furti di identità. Mediante il cambio dell’indirizzo IP, i software VPN migliorano la privacy, alzano il livello di sicurezza durante la navigazione su rete non protette e consentono di conservare la tua ‘libertà digitale’. Non serve, quindi, essere un manager, o un giornalista di cronaca: tutti noi abbiamo bisogno di avere una connessione di qualità, ovvero sicura, quando usiamo Internet, a prescindere dall’attività svolta.
Uomo e macchina: il valore della connessione è lo stesso?
Lo sapevi che le connessioni di alta qualità (High-quality Connections, acronimo HQCs) sono un termine usato anche per definire alcune tipologie di relazioni umane? In particolare tale definizione viene usata dagli psicologi del lavoro e dagli esperti di HR. Del resto anche il network, ovvero la rete, è un termine che viene comunemente usato in IT e in ambito professionale. L’importanza del networking lavorativo non è certo una novità, ma come funzionano le connessioni al suo interno?
Negli ultimi anni, i ricercatori hanno analizzato il comportamento delle persone nell’ambito professionale e i risultati delle indagini, anche in questo caso, dimostrano che la qualità della connessione è ciò che conta davvero. In particolare se da un lato i dipendenti che dedicano tempo, all’interno dell’organizzazione, a costruire relazioni interpersonali hanno maggiori possibilità di ricevere nuove proposte di lavoro (ricerca Purdue University); dall’altro lato la rete è tanto più efficace quanto qualitativamente selezionata. Vi è infatti una relazione inversa fra la dimensione della rete e le possibilità di crescere in termini di prestazioni professionali (ricerca Tufts University).
In sostanza, la forza della connessione è più importante del numero complessivo dei contatti come dimostrano i casi di successo dei cosiddetti ‘high performer’, i quali concentrano le loro energie a coltivare relazioni più stabili e più profonde per alzare il livello qualitativo del loro network professionale. E lo fanno identificando le persone che a loro volta hanno reti efficaci e solide con individui ‘leader’ del settore di riferimento.