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Economia | 30 giugno 2022, 10:30

Musica, dalla Riviera all’entroterra: il Voxonus Festival conquista la Liguria con 12 concerti

Un tour barocco che segue un filo rosso culturale, artistico e storico nato undici anni fa ad Albissola Marina

Musica, dalla Riviera all’entroterra: Il Voxonus Festival conquista la Liguria con 12 Concerti

Da Savona a Sassello, da Beethoven fino al tardo barocco di Cambini e Latilla. Questo l’itinerario musicale del Voxonus Festival – dalle Alpi al Mare 2022 per il primo weekend del mese. La stagione ligure inizia venerdì 1° luglio alle 18 con il pianista genovese Marco Vincenzi, che presenterà il concerto Beethoven Rivoluzionario nella Sala Rossa del palazzo comunale di Savona. Un programma inedito che romperà gli schemi della tradizione classica sulle note del compositore di Bonn. Sabato 2 luglio alle 21.15 sarà la volta del Voxonus Quartet nella chiesa di San Rocco a Sassello, una delle nuove location della rassegna. Per l’occasione suonerà il prestigioso quartetto d’archi composto dai violinisti Maurizio Cadossi e Claudia Monti, dal violista Claudio Gilio e dal violoncellista Eugenio Solinas. Il Voxonus si sposterà poi in Piemonte per tornare in Liguria il 23 luglio a Vado Ligure.

Lo slogan dell’11° edizione del Voxonus Festival è “I nuovi orizzonti della musica” per sottolineare sì l’aspetto tradizionale della rassegna, ma anche la spinta crossover che da sempre ne caratterizza il programma: «L’aggettivo ‘rivoluzionario’ si addice a ben pochi compositori oltre a Beethoven – spiega Marco Vincenzi in merito al concerto del 1° luglio – di certo non a Bach o Mozart, per i quali l’evoluzione del linguaggio segue una logica di continuità. Il linguaggio di Beethoven si evolve invece con contrasti spesso drammatici e la sua collocazione nel classicismo viennese appare riduttiva. C’è insomma un prima e un dopo Beethoven, che divide la storia della musica, quantomeno strumentale, come il Mar Rosso di Mosè: la prima generazione romantica ne sarà perfettamente consapevole e dovrà interfacciarsi con forma, armonia e contrappunto completamente trasformati, senza sconti per nessuno. Per quanto riguarda il pianoforte, i conti andranno fatti anche con il timbro, che con Beethoven viene radicalmente ripensato: per lui la tastiera diventa un laboratorio dove la materia sonora viene forgiata di volta in volta, evocando l’orchestra o comunque nuovi orizzonti».

«Il Voxonus Quartet è quartet-in-residence presso il Voxonus Festival, nonché anima del Centro di ricerca sul Quartetto italiano, presentato ad Albissola Marina nella passata edizione. Il concerto di Sassello prende il nome da questa formazione per sottolineare l’unicità della proposta musicale. Attraverso uno studio attento e seguendo una prassi filologicamente informata, il quartetto riporta alla luce inedite o misconosciute pagine della musica strumentale italiana, dimostrandone la piena vitalità compositiva anche durante la fioritura dell’opera lirica nel Settecento. Il programma restituisce all’ascolto il repertorio manoscritto per quartetto d’archi dei grandi operisti di scuola napoletana con l’intento di valorizzarne il valore formale ed espressivo e, attraverso l’opera di Cambini, di evidenziarne la vicinanza ai capolavori del classicismo viennese», spiega Claudio Gilio, direttore artistico del festival e presidente dell’Orchestra Sinfonica di Savona.

Entrambi i concerti sono a ingresso gratuito. Posti limitati, è consigliata la prenotazione ai numeri 019.824663/340.6172142 o via mail a info@orchestrasavona.it.

Per ulteriori informazioni sul programma del Voxonus Festival visitare il sito www.orchestrasavona.it o le pagine social del Voxonus Festival. Facebook e Instagram.

Il Voxonus Festival

Presente in Liguria e Piemonte da undici anni, nato dall’idea di Claudio Gilio e di Filippo Maria Bressan, il Voxonus Festival si unisce nel 2019 sotto il format “Dalle Alpi al Mare” con il battesimo istituzionale nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria. È però il 2022 l’anno della piena rinascita. Non solo per l’uscita dall’emergenza sanitaria, ma anche per tre importanti passaggi a Savona, città sede dell’Orchestra Sinfonica di Savona. Oltre alle conferme di Albissola Marina e Vado Ligure, si aggiungono quindi Savona e Sassello grazie alla collaborazione delle rispettive Amministrazioni Comunali. I concerti, in programma da giugno a dicembre 2022, sono momenti esperienziali che promuovono la diffusione della musica eseguita con prassi informata e strumenti storici, valorizzando cultura e territori. Tra le nuove location si annoverano la già citata Savona con la splendida Cappella Sistina e il Santuario di N.S. di Misericordia; la chiesa della Croce Nera di Saluzzo, Sassello, il magnifico Coro della chiesa di Santa Pelagia a Torino e Milano. Confermate le tappe di Albissola Marina, Vado Ligure e Torino con un calendario di spettacoli diffusi. Il festival collabora stabilmente con la Fondazione Collegio Universitario Einaudi di Torino, in coproduzione con l’Accademia del Ricercare e con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Nel 2022 arriva inoltre il sodalizio con la stagione concertistica “Atelier musicale”.

I protagonisti del fine settimana

Marco Vincenzi è docente al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e svolge attività nei principali centri italiani, in Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Romania, Svizzera e Stati Uniti, tenendo concerti con orchestra in alcune fra le più prestigiose sale europee. Ha preso parte a numerose esecuzioni integrali dell’opera pianistica di Chopin, delle Sonate di Beethoven, delle Sonate e dei Concerti di Mozart. Con l'Orchestra di Roma e del Lazio diretta da Lu Jia ha inoltre inaugurato la Festa Europea della Musica 2002, eseguendo il Terzo Concerto di Beethoven in Piazza del Campidoglio. Recentemente è stato chiamato a tenere un ciclo di concerti e masterclass per l’Università della Georgia.

Il Voxonus Quartet è il quartetto d’archi nato all’interno del più vasto progetto Voxonus “Academia di Musici e Cantori”, un complesso strumentale e corale con organico variabile che vanta importanti collaborazioni con il Teatro La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, la Sagra Musicale Umbra e l’Orchestra Rai. I suoi membri sono “prime parti” anche in orchestre di levatura nazionale, specializzati nel repertorio barocco e classico, eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi storicamente informata. Particolare attenzione è posta al periodo di transizione con strumenti dalla montatura classica, corde di budello e accordatura a 430 Hz, in grado di esaltare la scrittura post e tardo barocca. Il Voxonus Quartet ha ricevuto recensioni lusinghiere in merito alle sue incisioni discografiche.

c.s.

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