Le emorroidi sono spesso considerate un problema fisico “minore” o addirittura imbarazzante, di quelli di cui si parla poco e malvolentieri. Ma la realtà è ben diversa: per molte persone, questo disturbo ha un impatto che va ben oltre il fastidio anale. Il dolore, il prurito, la difficoltà nell’evacuazione e il disagio nello stare seduti non solo limitano le attività quotidiane, ma possono influire profondamente sull’umore, sulla percezione di sé e sul benessere psicologico complessivo.
Soffrire di emorroidi può diventare una condizione cronica e silenziosa, spesso vissuta in solitudine, che porta con sé imbarazzo, frustrazione e – nei casi più complessi – anche ansia o sintomi depressivi.
Un disturbo “invisibile”, ma ingombrante
A differenza di altri problemi di salute, le emorroidi non si vedono, non si raccontano facilmente e raramente si affrontano apertamente con amici, colleghi o familiari. Questo le rende un disturbo invisibile, che però può condizionare fortemente la qualità della vita.
Chi ne soffre può sentirsi a disagio in situazioni comuni come:
● restare seduti a lungo (a lavoro, al cinema, in viaggio)
● partecipare ad attività sportive
● avere rapporti intimi
● usare bagni pubblici o condivisi
Nel tempo, queste limitazioni possono generare un circolo vizioso: il disagio fisico alimenta quello psicologico, e viceversa. La persona tende a isolarsi, a evitare certi contesti sociali o a nascondere il problema, alimentando ansia e senso di inadeguatezza.
L’effetto sull’autostima
Il dolore o il fastidio ricorrente nella zona anale può generare una percezione alterata del proprio corpo. Il fatto che il problema riguardi una zona “intima” lo rende ancora più difficile da accettare o da condividere, e questo può incidere sulla propria autostima.
Molti riferiscono:
● vergogna nel parlarne con il medico
● senso di “sporcizia” o inadeguatezza fisica
● difficoltà nell’affrontare la sessualità in modo sereno
In particolare, le emorroidi possono diventare un tabù all’interno della coppia, generando incomprensioni o tensioni non esplicitate. Questo silenzio, spesso autoimposto, contribuisce ad aumentare la solitudine emotiva.
Le conseguenze psicologiche più comuni
Sebbene non tutte le persone sviluppino sintomi psicologici importanti, è frequente osservare alcune reazioni emotive, soprattutto nei casi di emorroidi croniche o recidivanti:
● Ansia anticipatoria: paura di sentirsi male in pubblico, di avere perdite o dolori improvvisi.
● Irritabilità e stanchezza mentale: il fastidio costante riduce la tolleranza allo stress e rende più difficile concentrarsi.
● Disturbi del sonno: il prurito o il dolore notturno possono compromettere la qualità del riposo.
● Umore depresso: nei casi più gravi, soprattutto se il problema persiste a lungo, possono comparire sintomi depressivi legati alla frustrazione e all’isolamento sociale.
Rompere il silenzio: parlarne fa parte della cura
Una delle chiavi per affrontare l’impatto psicologico delle emorroidi è rompere il muro del silenzio. Anche se può sembrare difficile, parlarne con il proprio medico – in modo diretto e senza imbarazzo – permette di ottenere informazioni, rassicurazioni e soluzioni concrete.
In alcuni casi, può essere utile anche un supporto psicologico, soprattutto se:
● il disagio incide sulla vita sociale o sessuale
● si tende a evitare molte attività per paura dei sintomi
● si sviluppano pensieri negativi ricorrenti o ansia legata al corpo
L’intervento di uno psicologo può aiutare a riformulare la percezione del problema, a ridurre il senso di vergogna e a rafforzare la capacità di gestione dello stress.
Strategie quotidiane per alleggerire anche la mente
Anche piccoli gesti quotidiani possono aiutare a recuperare il controllo e il benessere emotivo:
● Ritagliarsi momenti di relax, anche solo per una camminata o un bagno tiepido
● Coltivare relazioni empatiche, evitando l’isolamento
● Praticare tecniche di respirazione o mindfulness, per ridurre l’ansia
● Organizzare la giornata in modo da ridurre i fattori di stress intestinale (es. regolarità dei pasti, idratazione)
Sentirsi meglio fisicamente contribuisce a sentirsi più sereni mentalmente. E viceversa.
Le emorroidi non sono solo un fastidio fisico: possono incidere profondamente sulla sfera psicologica, intaccando la serenità, la vita sociale e la percezione di sé. Riconoscerne l’impatto emotivo è il primo passo per affrontarle in modo completo e consapevole. Nessuno dovrebbe sentirsi in colpa o in imbarazzo per un disturbo tanto comune quanto taciuto: la salute passa anche dal coraggio di prendersi cura della propria mente, insieme al proprio corpo.














