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Il Salvadente | 30 ottobre 2022, 06:00

Come l’olio d’oliva: una riflessione legata alla stagionalità…

Ma allora il mio amico olivicoltore che lo vende a 15-20 euro al litro è proprio un “furbetto”…

Come l’olio d’oliva: una riflessione legata alla stagionalità…

Cari Lettori, probabilmente vi sarà capitato, girando tra gli scaffali dei supermercati, di vedere super offerte di olio extravergine di oliva a pochi euro la bottiglia e magari vi è venuto naturale pensare: ma allora il mio amico olivicoltore che lo vende a 15-20 euro al litro è proprio un “furbetto”…

Poi magari il vostro amico (siamo in liguria, tutti conosciamo almeno un produttore di olio…) vi ha invitato ad andare a dargli unaiuto durante la raccolta… e a quel punto, toccando con mano, è facile capire che, per fare l’olio extravergine di oliva occorrono alcuni presupposti:

·         Avere il terreno

·         Piantarci le olive

·         Aspettare alcuni anni che crescano

·         Nel frattempo avere cura dei muretti a secco, tenere in ordine il terreno, eliminare le erbacce, concimare…

·         Potare correttamente le piante

·         Controllare l’attacco della mosca

·         Sperare che piova, ma non durante la fioritura…

·         Sperare che non grandini

·         Decespugliare

·         Stendere le reti

·         Battacchiare per far cadere le olive (un moderno abbacchiatore a batteria costa 2500 euro…)

·         Raccoglierle prima possibile affinché non si danneggino

·         Ripulirle dalle foglie

·         Portarle al frantoio

·         Pagare il frantoiano

·         Procurare contenitori adatti

·         Portare a casa l‘olio

·         Fare almeno due travasi a distanza di alcune settimane per evitare che prenda gusto di morchia

·         Imbottigliarlo e… finalmente è pronto! (…ma, nel frattempo, magari è piovuto forte e vi è franato un pezzo di muretto a secco…)

A questo punto vi verrà da pensare che il vostro amico è un filantropo (oppure un po’ scemo…) a venderlo a soli 20 euro al litro… e vi domandate cosa ci può essere nella bottiglia di quello dell’offerta del supermercato!

Per l’odontoiatria è uguale: per effettuare una terapia a regola d’arte occorre una serie di presupposti (che non vi annoio ad elencare) che vanno ben oltre quelli inerenti l’olio extravergine! Non esistono scorciatoie ed anche una banale otturazione, se vogliamo garantire il minor sacrificio possibile di dente naturale e una ragionevole durata negli anni, richiede tempo, competenza ed attrezzature sofisticate (e costose).

Come dice Carlin Petrini (fondatore di Slow Food) “se mi compro una mutanda di griffata può essere bella ma rimane fuori dal mio corpo, ma se compro del cibo, quando lo mangio quello diventa parte di me, per cui è più importante investire denaro per acquistare del cibo buono piuttosto che un abito elegante”. Io aggiungerei che i denti sono già parte di noi, per cui averne cura nel migliore dei modi è un investimento più importante rispetto ad un telefonino speciale per farsi meglio i selfie…

Quando andate dal vostro dentista provate a chiedergli quanto tempo e fatica ha impiegato a formarsi e tuttora dedica per aggiornarsi e quanti adempimenti deve soddisfare per poter lavorare rispettando le regole… e troverete molto più ragionevole il suo tariffario!

Vi ricordo che, se avete dubbi o domande sugli argomenti che tratto per voi, potete visitare il sito www.ildentistadeibambini.it o scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it : risponderò privatamente e, se la domanda sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

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