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Attualità | 02 novembre 2023, 17:05

Finale, niente Luna Park nelle feste di Natale. Sul Lungomare diverse iniziative ma scoppia la polemica

Lanciata una petizione online, i giostrai: "Calpestato il nostro diritto al lavoro". L'Amministrazione: "Fatta una scelta diversa, purtroppo li avremmo spostati ma manca un'area altrettanto valida"

Finale, niente Luna Park nelle feste di Natale. Sul Lungomare diverse iniziative ma scoppia la polemica

Dopo decenni in cui ad animare il lungomare finalese nel periodo delle festività natalizie sono state le giostre, da quest'anno la scelta dell'Amministrazione porterà a una svolta, definibile quasi epocale.

La delibera della Giunta Frascherelli dello scorso gennaio relativa "all'identificazione delle manifestazioni e dei periodi riservati agli spettacoli viaggianti e delle aree comunali disponibili", prevista dal nuovo regolamento comunale in materia, che a questo tipo di attrazioni concedeva l'area in questione dall'1 aprile al 30 ottobre del 2023.

Il tema è tornato sulle bocche, e sulle mani visto il tam-tam sui social network, dei finalesi in questi giorni, i più prossimi all'arrivo delle abitazioni mobili degli operatori del luna park e nei quali è cominciata a circolare la notizia, diventata ufficiale dall'ultimo incontro dello scorso 30 ottobre tra giostrai e amministratori comunali.

Una scelta che per i giostrai ha rappresentato un forte colpo: "Una vera mazzata che ci colpisce in un mese troppo importante per le nostre attività, che lascia senza lavoro una trentina di famiglie circa" spiega Roberto Claudi, uno dei rappresentanti degli esercenti del lunapark, membro di una delle famiglie più longeve tra quelle che ogni anno scelgono Finale per le loro attrazioni in questo particolare periodo dell'anno. Una sorta di anzianità che Claudi definisce "calpestata, come il nostro diritto al lavoro, quello difeso dalla legge 337".

"Essendo esercenti viaggianti si tende a pensare ci si possa facilmente spostare da un paese all'altro - continua - Ma così non è: abbiamo una programmazione annuale che seguiamo, diventa un problema per la scuola dei nostri figli, per la sistemazione delle nostre abitazioni che non sono semplici roulotte. Ora, senza il lavoro, non possiamo nemmeno presentarci sul suolo finalese con le nostre ingombranti attrezzature".

Un'alternativa pensata dall'Amministrazione, che per quel periodo sul lungomare Migliorini allestirà gli stand del progetto "Festival delle Luci" che coinvolgerà anche Borgio Verezzi e Pietra, era stata quella di una porzione delle ex aree Piaggio. L'accordo col privato (in questo momento il curatore fallimentare) però non è stato trovato.

E così la scelta della giunta è ricaduta su di un'alternativa nuova. "Si tratta di una questione annosa nella quale siamo consapevoli anche dei diritti di coloro che vengono tutti gli anni, ma da tempo abbiamo deciso di organizzare l'intrattenimento del Natale in modo diverso - spiega il sindaco Frascherelli - Avessimo a disposizione zone altrettanto amene, col medesimo interesse commerciale, trasferiremmo il lunapark, purtroppo però così non è. Capisco anche il valore della tradizione ma, come diceva Mahler, questa è cercare di alimentare il fuoco e non venerare la cenere".

"Il festival è legato a eventi enogastronomici, cultura, intrattenimento anche per famiglie e bambini - continua l'assessore al Turismo, Clara Bricchetto - Sono anni che abbiamo intenzione di proporre un evento nuovo che cambi le dinamiche pre esistenti per tenerci al passo coi tempi, dedicato ai bambini ma che allarghi la platea anche alle famiglie, con una serie di eventi in cui crediamo molto legati alle attività delle associazioni del territorio nel periodo natalizio".

Un cambiamento che, come spesso avviene, lascerà degli strascichi: "Quando c'è stata la necessità - continua ancora Claudi -, come in caso di cantieri nei tradizionali luoghi dove siamo posizionati, ci siamo sempre adattati, abbiamo diminuito il numero delle attrazioni, ci siamo spostati da un'area a un'altra. Ma ora, così facendo, ci sono trenta e passa famiglie che per un mese e mezzo non lavoreranno".

E mentre online è stata lanciata una petizione sulla celebre piattaforma change.org e giovedì prossimo i giostrai effettueranno un volantinaggio nelle vie cittadine, la preoccupazione è duplice. "Una scelta come questa potrebbe avere un doppio effetto domino - continua Claudi - Intanto quella che in altri Comuni si possa agire con un regolamento simile che ci rischia di danneggiare. E poi uno locale: ora le giostre sono state fatte scansare per far posto a un'altra attrazione ritenuta 'più bella', chissà che un domani il Comune non possa operare scelte simili con altre attività commerciali come i dehors o gli stabilimenti balneari".

Mattia Pastorino

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