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Attualità | 10 aprile 2024, 10:50

Ferrania, un museo all'aperto dove gli alberi abbattuti riprendono vita e diventano sculture

L'idea è di Gianni Vigna, un cittadino determinato a fare la differenza nella sua comunità: "Questo progetto vuole essere il mio lascito a un luogo che amo tantissimo"

Ferrania, un museo all'aperto dove gli alberi abbattuti riprendono vita e diventano sculture

Nella frazione di Ferrania, un'idea unica sta prendendo vita: trasformare tronchi d'albero abbattuti in straordinarie opere d'arte. La mente dietro a questa iniziativa innovativa è Gianni Vigna, un cittadino appassionato determinato a fare la differenza nella sua comunità. La sua visione è quella di trasformare il viale che conduce alle scuole e alla borgata San Pietro in un vero e proprio museo all'aperto, dove natura e arte si fondono in un'unica esperienza.

"Dopo aver acquistato i terreni e consultato un esperto agronomo, è emerso che gli alberi presenti lungo il viale erano giunti alla fine della loro vita vegetativa", commenta Vigna. "Si trattava di ippocastani piantati nei primi anni del ventesimo secolo, il cui ciclo di vita si aggirava attorno ai 90-100 anni".

Lo scorso fine settimana ha visto la luce una nuova opera, creata dallo scultore Sergio Sciandra, che si aggiunge alle tre sculture realizzate l'anno passato. Tra queste, vi è la rappresentazione di un cinghiale su una mountain bike, sempre opera di Sciandra, simbolo dell'associazione Cinghialtrack, guidata da Gianpaolo Maggioni, attiva nel mantenimento dei sentieri puliti nella Riserva dell'Adelasia e nell'organizzazione di escursioni in MTB. Le altre due sculture a forma di fungo sono state invece realizzate dallo scultore Fulvio Semenza.

"L'idea è coinvolgere anche altri artisti per creare una collezione variegata e stimolante lungo il viale. Il progetto prevede anche la piantumazione di nuove piante contribuendo così alla conservazione dell'ambiente", commenta Vigna.

Tuttavia, l'abbattimento degli alberi ha suscitato qualche malcontento, tanto che la questione è stata portata nel Consiglio comunale di Cairo Montenotte: "Nonostante ciò, la maggioranza della popolazione ha mostrato sostegno per l'iniziativa. Io tengo tantissimo a Ferrania. Questo progetto vuole essere un mio lascito a un posto che amo tantissimo".

"La frazione rischia di morire dopo la dismissione della fabbrica, e sento la responsabilità di contribuire a mantenere viva la sua identità e il suo fascino. Voglio che venire a Ferrania per una passeggiata diventi un'esperienza significativa, che racconti la storia e il carattere unico del nostro paese", conclude Vigna.

Graziano De Valle

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