La provincia di Savona si prepara a beneficiare di alcuni interventi grazie al "Programma triennale per l'impiego del Fondo strategico regionale 2025-2027", approvato dalla Prima Commissione della Giunta Regionale. Il documento mira a sostenere sia le imprese che gli investimenti infrastrutturali, e riserva una quota importante di risorse al territorio savonese, con interventi specifici che toccano diversi Comuni.
Tra i progetti chiave, la riqualificazione degli spazi urbani e degli edifici pubblici riveste un ruolo centrale. Varazze vedrà una nuova vita per Piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante della città, oggetto di un profondo restyling per restituirle centralità e decoro. A Pietra Ligure, la trasformazione dell’ex Blubay in “Pietra Bay” darà un volto nuovo al fabbricato simbolo del litorale, aprendolo a nuove funzioni per cittadini e visitatori. A Cengio, invece, le ex-scuole “San Colombardo” saranno completamente riqualificate.
Non meno rilevante il capitolo dell’edilizia residenziale pubblica: ARTE e i Comuni savonesi saranno protagonisti di interventi di recupero, manutenzione straordinaria e miglioramento energetico degli alloggi popolari, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo e offrire case più efficienti. Particolare attenzione per Savona, dove ARTE realizzerà lavori di manutenzione straordinaria nei fabbricati di via Gnocchi Viani 63-65 e via Chiappino 10-12-14. A Ortovero, la rigenerazione urbana del quartiere “Pozzo” e la nascita del nuovo polo dei servizi pubblici “Casa Ferrari” promettono di migliorare la qualità dei servizi e l’attrattività del territorio. Anche Albissola Marina vedrà un importante investimento nella cultura locale, con l’acquisto e la riqualificazione della storica Fabbrica G. Mazzotti 1903, simbolo della ceramica ligure.
Un altro settore al centro del piano è quello dello sport, che sarà sostenuto con una serie di interventi diffusi. Savona vedrà la riqualificazione dello storico Stadio Comunale “Bacigalupo”, un intervento molto atteso che, però, è ancora tutto da approfondire (torri faro, condutture dell’acqua, impianti, prevenzione incendi, tribune sono tutte necessità che richiedono interventi, mentre ancora non è chiaro chi affronterà il costo del fondo sintetico). A Cairo Montenotte è prevista la riqualificazione del complesso sportivo “L. Rizzo”, mentre a Finale Ligure si procederà con la rigenerazione di un’area dismessa per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Vado Ligure beneficerà della creazione di un nuovo centro polisportivo presso lo stadio “Chittolina”. A Spotorno il campo sportivo comunale “Siccardi” sarà oggetto di una manutenzione straordinaria, con il rifacimento del manto da terra battuta ad erba.
Il programma regionale prevede inoltre una serie di interventi infrastrutturali a beneficio dell’intera Liguria, ma con ricadute dirette anche sui Comuni savonesi, in particolare quelli più piccoli o rurali. Tra le priorità figurano il sostegno all’ammodernamento delle infrastrutture nei villaggi delle aree interne, lo sviluppo dell’agricoltura e della silvicoltura e la valorizzazione dei borghi rurali. Questo significa che realtà come Bormida, Erli, Giusvalla, Massimino, Mioglia, Murialdo, Nasino, Onzo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Pontinvrea, Rialto, Roccavignale, Sassello, Stella, Testico, Urbe, Vendone, Vezzi Portio e Zuccarello potranno accedere a risorse mirate per migliorare strade, servizi essenziali e sostegno alle attività produttive, agricole e forestali.
Il documento pone particolare attenzione alla tutela del territorio e allo sviluppo delle aree rurali e montane. Tutti i Comuni liguri, comprese le province, la Città Metropolitana di Genova e gli enti parco, potranno beneficiare degli interventi per la difesa del suolo e la salvaguardia della montagna, con azioni di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico, sostegno al settore forestale e agli agricoltori colpiti da calamità naturali, nonché progetti a favore della pesca, importante in molti centri costieri del savonese.
A queste misure si aggiunge la scelta, prevista dal piano, di destinare almeno il 20% delle risorse totali a progetti presentati dai Comuni con meno di 5.000 abitanti e dalle aree interne. Una strategia che intende favorire proprio i piccoli centri e le zone più marginali, spesso penalizzate nella distribuzione dei fondi pubblici, garantendo loro un accesso privilegiato ai finanziamenti e alle opportunità di sviluppo.
La Giunta regionale si impegna a finanziare gli interventi previsti entro i limiti degli stanziamenti di bilancio e secondo i cronoprogrammi di esigibilità presentati dai proponenti, assicurando trasparenza e coerenza nella gestione delle risorse. Il piano, già approvato dalla Prima Commissione, attende ora il via libera definitivo del Consiglio regionale per entrare pienamente in vigore.