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Politica | 03 luglio 2025, 12:29

Patto per il Nord: "Piantedosi approva ingresso di 500mila immigrati. Non è difesa dell’identità, ma resa incondizionata"

Bozzo: "Forse in cambio del ponte sullo Stretto, si sta svendendo la sicurezza e la coesione sociale"

Patto per il Nord: "Piantedosi approva ingresso di 500mila immigrati. Non è difesa dell’identità, ma resa incondizionata"

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, espressione diretta del vicepremier Matteo Salvini e celebrato sul palco del recente congresso di Firenze, ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri al nuovo Decreto Flussi per il triennio 2024–2028. Il provvedimento prevede l’ingresso in Italia di 500.000 immigrati regolari, superando le 450.000 unità stabilite per il triennio precedente. A questi numeri vanno naturalmente sommati gli arrivi irregolari, ormai fuori controllo.

Con l’eccezione dell’Ucraina, di alcuni Paesi balcanici e di aree dell’America Latina, la gran parte degli Stati coinvolti negli accordi bilaterali con l’Italia sono di matrice africana e islamica: dal Bangladesh al Sahel, dal Nordafrica alla Nigeria, fino al Pakistan. Una scelta che – nei fatti – apre le porte a una nuova ondata migratoria islamica, con effetti diretti e tangibili sulle periferie delle nostre città: Genova, Milano, Torino, Brescia, solo per citarne alcune.

“È ormai evidente che la componente politica guidata da Salvini – di cui Piantedosi è l’emanazione amministrativa – ha rinunciato non solo al contenimento dell’immigrazione, ma anche al contrasto dell’islamizzazione del Paese”, dichiara Fabio Bozzo, Segretario Regionale per la Liguria del Patto per il Nord. “Forse in cambio del ponte sullo Stretto, si sta svendendo la sicurezza, l’identità e la coesione sociale del Nord”.

Il Patto per il Nord ribadisce la propria linea di totale coerenza con oltre trent’anni di battaglie in difesa dei territori settentrionali, chiedendo con forza: lo stop immediato all’islamizzazione e all’immigrazione incontrollata; la costruzione di infrastrutture realmente utili ai cittadini del Nord, come la sanità territoriale, il trasporto locale e la messa in sicurezza delle aree produttive. “Non possiamo più permettere che le scelte del Governo danneggino chi lavora, paga le tasse e tiene in piedi l’Italia produttiva”, conclude Bozzo.

Redazione

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