Nella serata di lunedì 29 settembre si è tenuto il Consiglio Comunale ad Albissola Marina, durante il quale è stato trattato il Documento Unico di Programmazione (DUP), atto fondamentale per definire le strategie e le azioni future dell’amministrazione.
"Tuttavia, la seduta ha messo in luce numerose criticità, tra risposte evasive, confusione interna e mancanza di chiarezza. Uno dei momenti più sorprendenti si è verificato a seguito di una domanda del capogruppo di minoranza Siri sulla 'Passeggiata degli Artisti', punto del DUP soggetto a un recente cambio di delega tra assessori - spiegano dalla minoranza di Albissola Tradizione e Futuro - Alla richiesta, né l’ex assessore competente né quello attualmente incaricato hanno saputo fornire risposte precise, dando l’impressione che lo stesso passaggio di competenze non fosse stato comunicato in modo chiaro nemmeno all’interno della giunta. Un episodio che ha sollevato perplessità e ha evidenziato una gestione interna disorganica e poco coordinata. Anche sul fronte della sicurezza stradale – in particolare sull’istituzione delle Zone 30, più volte promesse in sede di campagna elettorale – le risposte della maggioranza sono apparse nebulose. A oggi, infatti, non risulta alcuna reale attuazione del progetto all’interno del DUP".
“Si continua ad affrontare il tema della sicurezza come se il problema fossero gli utenti fragili, e non la velocità dei mezzi - ha osservato la consigliera Michela Moretti Girardengo - Non meno controversa è stata la risposta data dopo l’intervento del consigliere Borghi, che ha chiesto chiarimenti sul bando per il commercio. A generare sconcerto è stato il fatto che una bozza non definitiva del bando fosse già stata pubblicata sull’albo pretorio, quindi accessibile a tutta la cittadinanza, pur non essendo ancora stata ufficialmente approvata. Il consigliere delegato al commercio, Dellepiane, non ha fornito spiegazioni in merito, mentre le (poche) informazioni disponibili sono arrivate dal segretario comunale – mettendo ulteriormente in risalto l’impreparazione dell’amministrazione su un tema rilevante. Il clima generale della seduta ha fatto emergere una chiara difficoltà nel sostenere un confronto politico maturo e costruttivo – comprensibile solo in parte, considerando che per anni il dibattito in Consiglio è stato limitato e molte pratiche approvate senza reale approfondimento. In conclusione, la seduta ha messo in evidenza una preoccupante leggerezza nell’approccio amministrativo, un pressappochismo che pare ormai radicato e che rischia di compromettere la credibilità dell’intero esecutivo: servono più attenzione, preparazione e trasparenza, nel pieno rispetto del ruolo del Consiglio comunale e dei cittadini che esso rappresenta.














