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Economia | 10 dicembre 2025, 13:31

Riforma sanitaria, la minoranza diserta il voto: "Capitolo più buio della legislatura" (VIDEO)

La legge approvata tra le proteste dei lavoratori. Orlando: "Nemmeno 10 minuti per ascoltarli". La maggioranza replica: "Comportamento irresponsabile, metodi intimidatori"

Buona parte degli stessi che avevano proposto emendamenti ha disertato il voto: i consiglieri di opposizione nella discussione sulla riforma sanitaria regionale hanno abbandonato l'aula, come forma di protesta di fronte alla bocciatura,  da parte della giunta, della proposta di ascoltare i lavoratori della sanità in una capigruppo. La discussione della legge 85/2025 si è tenuta questa mattina, 10 dicembre, tra le proteste dei lavoratori in sala consiglio e un clima di scontro aperto, ma con alcuni emendamenti dell'opposizione approvati dalla maggioranza.

"Si conclude un percorso come è iniziato – spiega Andrea Orlando (Lista Orlando Presidente) – senza ascolto, senza confronto. Perché confronto e ascolto c'è stato con chi ha soldi, con chi scommette sulla sanità privata e chi decide di sfasciare quella pubblica. Ai lavoratori dovremmo fare un monumento – conclude – e invece non sono nemmeno riusciti a dedicargli 10 minuti per ascoltare i dubbi e le contrarietà a questo provvedimento".

"Una riforma che nessuno voleva – spiega Gianni Pastorino (Lista Orlando) – e si vede, perché in tutto l'iter di approvazione non erano stati consultati i sindaci, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali e le associazioni che si occupano di salute, sanità e sociale".

"È il capitolo più buio della dodicesima legislatura della Regione Liguria – afferma Stefano Giordano del Movimento 5 Stelle – e forse di tutto l'intero consiglio regionale dalla nascita ai giorni nostri. Penso che il presidente Bucci, nelle frottole che ha raccontato da quando si è insediato, abbia fatto passaggi veramente gravi nei confronti di cittadini e cittadine".

"È veramente assurdo che Bucci vada avanti approvando una riforma sanitaria che non piace ai territori, non piace ai lavoratori – afferma Jan Casella (AVS). Quegli stessi lavoratori, uomini e donne che portano avanti la sanità ligure ogni giorno, che non sono stati ascoltati nel percorso di creazione di questa riforma e che anche oggi non sono stati auditi dal presidente della Regione e dalla sua giunta".

A quanto successo oggi in consiglio regionale non manca la replica dei gruppi di maggioranza: Fratelli d'Italia, Vince Liguria, Lega, Forza Italia e Orgoglio Liguria: "I gruppi di maggioranza condannano con forza il comportamento irresponsabile e strumentale delle opposizioni durante la discussione sulla riforma della sanità. I sindacati erano già stati ascoltati nelle opportune sedi e hanno già avuto ampie garanzie da parte del presidente della Giunta di proseguire il confronto: la richiesta delle minoranze di sospendere la seduta per 'audire' nuovamente i manifestanti è stata solo un pretesto per tentare di bloccare i lavori dell'aula".

Dalla maggioranza proseguono: "L'occupazione dell'aula da parte delle opposizioni, unita al continuo disturbo di uno sparuto gruppetto di iscritti alla Cgil (che avrebbe dovuto limitarsi ad assistere) ha raggiunto limiti inaccettabili, con l'obiettivo evidente di intimidire e impedire il regolare svolgimento dei lavori dell'Assemblea regionale. Sono poi irricevibili le gravi accuse di 'fascismo' rivolte al presidente e alla maggioranza da esponenti della minoranza politica e sindacale, che con il loro comportamento dimostrano il massimo disprezzo per le istituzioni democratiche".

"Ancora una volta - concludono i consiglieri di maggioranza - il Pd preferisce muoversi come braccio politico della Cgil, che ha ormai ufficialmente assunto le sembianze di un partito anziché svolgere il proprio compito di tutela dei lavoratori che dice di rappresentare. La maggioranza andrà avanti con serietà e determinazione, senza farsi condizionare da queste provocazioni e da metodi che nulla hanno a che fare con il confronto democratico".

Redazione

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