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Attualità | 29 maggio 2014, 16:35

Tirreno Power, lavoratori in assemblea: preoccupazione e attesa, "Continueranno le iniziative sul territorio per sensibilizzare la cittadinanza"

Civelli, rsu: "Oggi abbiamo tenuto un'assemblea informativa e raccontato ai lavoratori ciò che è emerso dall'incontro a Roma. Permane alta la preoccupazione e l'attesa di una risposta sul futuro dello stabilimento dal punto di vista giudiziario ed economico aziendale"

Tirreno Power, lavoratori in assemblea: preoccupazione e attesa, "Continueranno le iniziative sul territorio per sensibilizzare la cittadinanza"

Continua la preoccupante e lacerante attesa dei lavoratori di Tirreno Power. Attesa per un responso da parte della Procura di Savona, attesa per il finanziamento che ha bisogno l'azienda per colmare il debito. Oggi pomeriggio i lavoratori diretti di Tirreno Power si sono riuniti in assemblea ed hanno incontrato i sindacati per fare il punto della situazione. Riunione anche alle 17 con i lavoratori dell'indotto presso la Valle di Vado. 

"Oggi abbiamo tenuto un'assemblea informativa e raccontato ai lavoratori ciò che è emerso dall'incontro a Roma - afferma Innocente Civelli, rsu Tirreno Power - permane alta la preoccupazione e l'attesa di una risposta sul futuro dello stabilimento dal punto di vista giudiziario ed economico aziendale".

"Tenere alta l'attenzione sulla vicenda e organizzare nuove iniziative per coinvolgere la cittadinanza" continua Civelli. Questa la posizione unanime condivisa da lavoratori e sindacati. Non ci sarà alcuna manifestazione di protesta o corteo, ma iniziative simboliche e rappresentative, come quella che si terrà domani a Vado: una "Fiaccolata per il lavoro" che partirà ore 20.30 in piazza Cavour con arrivo previsto presso la S.M.S. “Pace e Lavoro” della Valle di Vado. Alla fiaccolata per il lavoro parteciperanno non solo i lavoratori di Tirreno Power, ma anche Bombardier, Terminal rinfuse Italia TRI e tutte le aziende in crisi sul territorio.

Nel corso dell'incontro romano sono stati confermati i 191 esuberi a livello nazionale annunciati dall'azienda lo scorso 13 maggio durante il vertice romano: saranno 35 invece quelli proposti dall'azienda per lo stabilimento di Vado Ligure. Non è stato illustrato alcun piano industriale dall'azienda, Tirreno Power ha invece presentato il progetto, proposto alla Magistratura, di adeguamento alle Migliori Tecnologie Disponibili agli impianti VL3 e VL4 per ottenere il riavvio e quindi la ripresa dell’attività.

Entro giugno saranno ridiscussi tutti i finanziamenti dell'azienda. Si fa sempre più preoccupante il rischio fallimento se azionisti e banche non confermeranno la possibilità di finanziare il debito dell'azienda che si trova in "stato di crisi". Intanto decisivo sarà anche il parere che il Pubblico Ministero e il giudice Fiorenza Giorgi esprimeranno sull'istanza di dissequestro presentata dai legali dell'azienda.

Debora Geido

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