Arriva ad Albenga la Banca del Tempo

Verrà presentato sabato 13 settembre durante la notte bianca ad Albenga con un banco informativo un importante progetto: “La Banca del Tempo”.

Ma cos’è la Banca del Tempo?

È una associazione di persone che decidono di mettere a disposizione qualche ora del loro tempo per offrire ad un altro socio una propria prestazione e competenza.

Afferma Pierpaolo Barnieri della Caritas di Albenga “Nella Banca del Tempo, un’ora di un aderente equivale perfettamente all’ora di un altro e ognuno mette a disposizione le proprie competenze. Funziona un po’ come nei rapporti di buon vicinato in pratica. Facciamo un esempio per capire meglio però. Ipotizziamo che Tizio è un idraulico e mette a disposizione un’ora del suo tempo per fare servizi di piccola manutenzione (es. cambiare una guarnizione) e gli servono ripetizioni di matematica. Arriva Caia che ha bisogno proprio di quella prestazione ed è una casalinga che sa fare torte buonissime e mette a disposizione un’ora del suo tempo per fare una torta mentre Sempronio che offre proprio ripetizioni di matematica ha bisogno di una torta per il compleanno della figlia. Ecco che tutte queste esigenze si incontrano nella Banca del Tempo”.

In linea di massima, dunque, le finalità per cui si organizzano le BdT possono essere così sintetizzate:

1. promuovere scambi di prestazioni finalizzati alla soddisfazione sia di esigenze pratiche, sia di bisogni di arricchimento culturale e di allargamento delle relazioni sociali;
2. facilitare la conciliazione dei tempi del lavoro retribuito con quelli del lavoro di cura familiare,
3. valorizzare competenze e vocazioni che altrimenti rischierebbero di rimanere inespresse sostenendo così percorsi di rafforzamento dell’autostima personale;
4. organizzare momenti e spazi di incontro, di comunicazione, di scambio intergenerazionale e interculturale;
5. contribuire al superamento di condizioni di isolamento, solitudine, emarginazione culturale e sociale.

Il servizio Banca del Tempo Ingauna aprirà il 4 ottobre – tenuto conto degli adempimenti burocratici e fiscali -  indicativamente 2 volte alla settimana, per 2 ore circa. 

Si tratta di un progetto portato avanti dal “Giardino di Emma” una associazione polifunzionale con scopo la Promozione Umana e i Servizi alla Persona.

Afferma Barnieri “E' la visione profetica di un possibile futuro per i nostri figli. Un futuro sostenibile in ogni dimensione: ecologico, psicologico, produttivo, economico, di benessere anche fisico.

E' mia convinzione personale che SOLO informare e combattere per un futuro migliore non basti: il risultato delle elezioni del 24 Maggio 2014 ad Albenga mi da ragione. Per tale motivo credo che migliorare la vita di tutti, attraverso azioni CONCRETE, attraverso progetti, sia l'unico modo per cambiare il futuro dei nostri figli.

Quello che dobbiamo chiederci è che tipo di persona vogliamo essere. Siamo tra coloro che vedono "segni", che desiderano sperare e costruire un mondo migliore, o pensiamo che sia solo il caso a governare il mondo e noi vittime di un drammatico destino?”.