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Curiosità | 23 novembre 2014, 08:00

Arrivano in Italia i Google Glass e a provarli in anteprima un albenganese, il Dottor Tonarelli

"Mio figlio Matteo lavora per Google a Dublino, ha presentato gli occhiali a Milano ad un gruppo di imprenditori, ma prima è passato da casa e così ho avuto modo di testarli per primo in Italia".

Arrivano in Italia i Google Glass e a provarli in anteprima un albenganese, il Dottor Tonarelli

Arrivano in Italia i Google Glass presentati per la prima voltaa Milano ad un gruppo di imprenditori da Google, ma in anteprima assoluta a provarli è stato un albenganese: il Dottor Carlo Tonarelli.

Ho avuto questa possibilità perché mio figlio, Matteo, lavora per Google a Dublino, si occupa in particolare della promozione pubblicitaria di Google in Italia e a soli 28 anni sta già facendo una carriera promettente in quella che è una delle aziende più note a livello mondiale” l’orgoglio di un padre che come tutti i padri è fiero del proprio figlio, ma che in questo caso, c’è da dirlo, ne ha tutte le ragioni essendo il giovane Matteo, c’è da dirlo un’eccellenza savonese.

Ogni anno oltre 2 milioni e mezzo di persone tentano di entrare in Google, non tutti hanno questa possibilità, naturalmente e bisogna avere certamente delle doti eccezionali per far parte dell’entourage Google che raccoglie i giovani più promettenti da ogni parte del mondo.

Ma cosa sono i Google Glass?

In molti ne hanno già sentito parlare, si tratta di occhiali normali che lasciano una visuale completa dell’ambiente che ci circonda ma direzionando lo sguardo in alto a destra si vede lo schermo Google con il quale si ha la possibilità di interfacciarsi attraverso comandi vocali.

Ci racconta il dottor Tonarelli “Sono di utilizzo molto semplice ed intuitivo, mi immagino il mondo di domani quando in molti avranno questi occhiali che permettono di rimanere sempre in contatto con i social network, permettono una connessione internet costante e hanno una memoria delle nostre tendenze e preferenze e si relazionano con noi in base ad esse. Immaginiamo una persona appassionata di ippica girando per il mondo con questi occhiali oltre ad avere un navigatore satellitare sempre a portata di sguardo, lo stesso segnalerà ad esempio il maneggio più vicino, il negozio di materiale relativo al settore in prossimità oltre magari a ristoranti alberghi e tutto ciò che può interessare l’utente”.

Continua Tonarelli “E’ tanto bello quanto drammatico se si pensa che potrebbe degenerare il fenomeno in una sorta di perdita dei rapporti personali reali, ma come ogni cosa tutto dipende dall’utilizzo che ne se fa”.

Quando saranno sul mercato ancora il dottore Tonarelli non lo sa ma conclude “Ho visto un immediato interesse per questo settore e per questa tecnologia, non so quando saranno sul mercato certo ora ho dovuto restituirli a mio figlio, ma confesso che iniziavo a farci l’abitudine e sicuramente avrei destato molta curiosità se avessi potuto andare in giro con quelli agli occhi”.

Mara Cacace

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